Ancora un ammonimento d’ufficio emesso dal questore di Ancona nei confronti di un uomo per condotte di stalking poste nei confronti dell’ex.
Lui, italiano di 47 anni e lei di 35, avevano avuto una relazione durata qualche anno, poi terminata.
Recentemente lui aveva tentato nuovamente di riavvicinarla inviandole messaggi e telefonate, alle quali la donna non aveva dato seguito. Successivamente, ecco una serie di pedinamenti in auto sotto l’abitazione, attirando l’attenzione del vicinato, come per avvertire della sua costante e angosciante presenza. Inoltre, tramite Facebook l’uomo pubblicava quotidianamente dei post nei quali alludeva a minacce nei confronti della donna, anche insultandola.
I poliziotti non sono rimasti indifferenti a tali atteggiamenti e, senza che la ragazza avesse presentato istanza, hanno valutato la situazione e agito d’ufficio emettendo l’ammonimento nei confronti dell’uomo. Infatti, a seguito di tale condotta, perseverante e ossessiva, rientrante nella fattispecie degli atti persecutori, il questore ha emesso la misura di prevenzione dell’ammonimento nei confronti dell’uomo avvisandolo che, nel caso in cui dovesse reiterare la sua condotta, verrà denunciato d’ufficio e la sua pena sarà aggravata.
«“Esserci sempre” ha detto il questore – è soprattutto intervenire prima che le situazioni degenerino. In un momento storico in cui la violenza di genere costituisce senz’altro un’emergenza sociale è nostro obbligo, come Polizia di Stato, forze dell’ordine, magistratura, associazioni di volontariato e di categoria, amministrazioni locali, fare rete per accogliere tutti i soggetti rientranti nelle cosiddette “Vittime vulnerabili”, che necessitano del nostro aiuto e la nostra presenza. Non voltiamoci dall’altra parte, ma tendiamo una mano a chi sappiamo, sentiamo o vediamo in difficoltà».
Si pensi che nello stesso periodo dello scorso anno erano stati emessi d’ufficio 15 provvedimenti di ammonimento per stalking. Da gennaio e fino ad oggi invece si è registrato un deciso trend, con circa 35 provvedimenti emessi sempre d’ufficio.
E se lo scorso anno in totale sono stati emessi in totale 30 ammonimenti, quest’anno il fenomeno non pare destinato a rallentare. Tutt’altro se consideriamo che solo nei primi due mesi dell’anno abbiamo già superato la metà dei provvedimenti emessi in totale lo scorso anno e che fino ad ora, dall’inizio dell’anno, i provvedimenti di ammonimento emessi in totale sono stati oltre 60. I dati potrebbero generare preoccupazione ma è bene ricordare che in nessun caso si sono registrate recidive e, pertanto, in tutti i casi in cui si è intervenuti con la misura di prevenzione dell’ammonimento questa ha davvero avuto un’efficacia deterrente nei confronti degli autori delle condotte.
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