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«Per salvare una vita
con il defibrillatore non servono
eroi ma persone preparate»

MONTE ROBERTO – Lo sostiene il presidente Opi Ancona, Giuseppino Conti, nel commentare l’episodio del calciatore soccorso ieri in campo dal barista del circolo guidato al telefono dall’infermiere collegato dalla centrale operativa di Ancona Soccorso

Giuseppino Conti, presidente Opi Ancona

 

«Se oggi non piangiamo una vita è grazie alla prontezza d’intervento di chi ha capito la situazione e non s’è perso d’animo, alla professionalità dell’infermiere che ha risposto al numero di emergenza fornendo le informazioni adeguate e alla presenza del defibrillatore obbligatorio per legge in ogni struttura sportiva». Il presidente di Opi Ancona, Giuseppino Conti, commenta così l’episodio del calciatore soccorso in campo a Monte Roberto che si è accasciato in campo.

«In attesa dell’arrivo degli operatori sul posto da chiamare immediatamente – spiega in una nota Conti – si può fare molto per contribuire a salvare una vita effettuando le semplici ma indispensabili azioni che, in quelle fasi concitate, sono fondamentali e venendo guidati telefonicamente dall’infermiere che riceve la chiamata, valuta la situazione ponendo pochi ma indispensabili quesiti a chi è a contatto con il paziente e guida le procedure salva-vita».

Decisiva ancora una volta la presenza del defibrillatore. «Come Opi Ancona siamo da sempre impegnati nella promozione ed effettuazione dei corsi di primo soccorso – conclude il presidente – e nella diffusione della cultura della tutela della vita. I risultati sono evidenti perché per intervenire anche in casi gravi non servono eroi ma solo un’adeguata preparazione e la capacità di seguire le istruzioni ricevute».

 

Si accascia mentre gioca a pallone: gli amici lo rianimano seguendo le istruzioni al telefono del 118

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