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«Referto in ritardo per la colonscopia,
il caso non è stato giudicato urgente»

SANITA' - La direzione generale di Ospedali Riuniti ad Ancona fa sapere che l'analisi dei campioni istologici viene fatta sulla base di classi di priorità clinica, dando la precedenza ai casi più critici e complessi

DSC_1362_Ospedale_Torrette-650x433-325x217Più di 40 giorni per il referto di una colonscopia fatta a pagamento, la direzione generale dell’ospedale regionale degli ospedali riuniti di Ancona spiega: «Il caso è stato giudicato clinicamente non urgente».
A segnalare il ritardo era stata C.R., una donna civitanovese che si era sottoposta all’esame a pagamento all’ospedale di Torrette per velocizzare la procedura e poter così sottoporsi prima possibile alla terapia farmacologica necessaria. «Dalle verifiche effettuate – precisa la direzione – non risulta che la signora abbia contattato il Cup Regionale per richiedere l’appuntamento per una colonscopia in modalità istituzionale. L’esame di colonscopia effettuato in libera professione ha previsto, come di routine, l’esecuzione di un approfondimento istologico. Quest’ultimo è stato giudicato clinicamente non urgente in considerazione delle negatività dell’esame colonscopico (tecnicamente si parla di “Biopsia random su mucosa intestinale endoscopicamente normale).
Il servizio di Anatomia Patologica esegue la lettura dei campioni istologici sulla base di classi di priorità clinica, dando la precedenza ai casi più critici e complessi. Nel caso in oggetto, che come sopra detto è stato giudicato clinicamente non urgente, risulta essere stato già refertato». Ad oggi però la donna non ha ancora ricevuto nessun referto.

«Ho pagato 268 euro per una colonscopia, dopo 40 giorni non ho i risultati ma la mia malattia non va in ferie»

 

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