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Famiglie di Staffolo senza medico,
l’Ast Ancona : «Si sta provvedendo
con un interpello urgente»

SANITA’ - Il sanitario aveva avuto l'incarico definitivo lo scorso 1 agosto scorso ha rinunciato alla seconda sede. La Regione Marche, per contrastare la carenza di medici, ha innalzato il numero di borse di specializzazione a 150 l'anno

 

A Staffolo manca il medico di famiglia. «La Direzione strategica della Ast Ancona, di concerto con la Direzione del Distretto di Jesi, conferma che si stanno valutando tutte le possibilità per addivenire quanto prima ad una soluzione della criticità riscontrata.  Per quanto riguarda il medico di medicina generale che operava presso il comune di Staffolo, tenuto conto della straordinarietà del caso, questa Azienda sanitaria territoriale sta provvedendo immediatamente ad emettere un interpello urgente per una unità provvisoria di medico di assistenza primaria a ciclo di scelta presso detto comune» si legge in una nota ufficiale

«Questa straordinarietà è data dal fatto che il medico di medicina generale, il dottor Togni, che aveva il secondo ambulatorio presso il comune di Staffolo, solo tre giorni fa ha dato comunicazione ufficiale della sua rinuncia a detto incarico. Il medico aveva avuto l’incarico definitivo il 1 agosto scorso ed ora ha rinunciato alla seconda sede. – prosegue il comunicato dell’Ast Ancona – In questo momento dunque si sta provvedendo con un interpello urgente cui si spera i medici inviino adesione considerando comunque le difficoltà di reperimento medici che attualmente gravano su tutto il territorio regionale nonché in quello nazionale.  La Regione Marche, per contrastare la carenza di medici, ha innalzato il numero di borse di specializzazione a 150 l’anno a partire dal 2021 ed ha avviato per prima la sperimentazione nazionale dell’intero protocollo della farmacia dei servizi per garantire un presidio e punto di riferimento a tutela della salute dei cittadini, specie nelle aree dell’entroterra. Trattasi di azioni di potenziamento dei servizi a tutela del territorio dove si punta ad una sanità diffusa e capillare» conclude l’Ast Ancona.

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