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«Siamo sicuri che la sceneggiata
della “maggioranza” non abbia
un costo molto alto per gli osimani?

POLITICA – Se lo domanda il consigliere comunale di minoranza ed ex assessore Mauro Pellegrini (Pd) che analizza con verve ironica la crisi di governo che sta bloccando l’attività amministrativa. «L’appuntamento di “Scene dei Grandi” è per il prossimo Consiglio comunale che sarà tra una settimana o giù di li»

Mauro Pellegrini

Dalla “Scena dei Piccoli”, il cartellone teatrale per ragazzi organizzato per dieci anni all’associazione ‘Specchi Sonori’, che non sarà riproposto dalla nuova amministrazione comunale, alla “Sceneggiata dei Grandi” quella interpretata dagli attori politici della maggioranza al governo di Osimo. Gioca sulle assonanze di parole e significati, l’analisi politica tratteggiata dal consigliere comunale di minoranza Mauro Pellegrini (Pd). «La “Sceneggiata dei Grandi”, il più grande romanzo teatrale mai messo in scena a Osimo, questa volta però non sul palco del Teatro La Nuova Fenice, bensì in onda dalla Sala Gialla del Comune di Osimo, e la grande novità, a beneficio delle preoccupazioni di budget del nuovo assessore alla cultura, è che è tutto gratis. – ironizza il consigliere dem ed ex assessore del comune di Osimo – Il primo atto dello spettacolo inizia al turno di ballottaggio. Avevamo ingenuamente creduto che il “perdente”, ovvero l’ultimo arrivato al primo turno, intavolasse sinceramente trattive a destra e a sinistra convinti che il pragmatico ingegner Antonelli, in barba ai noiosissimi programmi elettorali, scegliesse chi offriva più posti. Noi anime candide e pie ci andavamo ripetendo: ma ti pare che Antonelli si allea con Latini dopo tutto quello che si sono detti fino a ieri? Invece è successo proprio questo, e da qui la vittoria strappata in zona Cesarini alla Glorio che aveva la partita in pugno. Epperò il buon Ciccioli Carlo l’aveva scritto tempo prima: “marciare divisi (al primo turno) per colpire uniti (al ballottaggio)”. E noi, sempre anime ingenue, ci dicevamo: ma Antonelli, che con l’apparentamento ha guadagnato 6 consiglieri sui 16 di maggioranza, potrà tenere in scacco sia Latini che Pirani e invece erravamo ancora».

Si chiude e si riapre il sipario ed ecco che «qui inizia l’atto secondo. – prosegue Pellegrini – Improvvisamente sembrano essere i Latiniani a tenere in scacco il resto della maggioranza: votano contro la Tari. Seguono schermaglie sull’elezione di Simoncini fino al gran finale dello scorso consiglio comunale, mai iniziato per assenza del numero legale, preceduto dal dichiarato quanto sibillino e funesto “appoggio esterno” (e quindi mai certo) delle Liste Civiche, quelle originali doc, per intenderci. A questo punto la trama si fa complicata e l’osimano inizia ad avere idee confuse: ma Pirani non era il candidato di Latini? Ma è impazzito Latini che si mette a fare tutto sto’ casino? Ecco che allora il brillante sceneggiatore del copione lascia intravedere una nuova chiave di lettura che rende sempre più ghiotta, intricata e misteriosa la trama del dramma (o forse farsa): ma non è per caso che era tutto studiato a tavolino sin dall’inizio da Ciccioli, Pirani e Antonelli per utilizzare Latini per farlo correre alle elezioni e poi farlo finalmente fuori perché troppo ingombrante? Non è forse il destino che si merita quando fu Latini nel 1999 a utilizzare la destra (Alleanza Nazionale e Forza Italia) per vincere le elezioni per poi gettarla via malamente appena un anno dopo? Non è forse la segreta vendetta di Pirani contro Latini per i noti fatti del 2011? Ma come andrà a finire la storia?» si domanda Mauro Pellegrini.

Per chi volesse seguire la puntata successiva di questa serie, «l’appuntamento di “Scene dei Grandi” è per il prossimo Consiglio comunale che sarà tra una settimana o giù di li. In quella seduta si dovrà addirittura votare a maggioranza assoluta le linee programmatiche della nuova Amministrazione comunale, niente meno… – fa osservare il dem – Ps: ma siamo sicuri che lo spettacolo è tutto gratis o questa sceneggiata della “maggioranza” che doveva far nientemeno “rinascere Osimo” ha un costo molto alto per gli osimani?» è la domanda amara che si pongono in molti.



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