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Prestazioni infermieristiche domiciliari:
il modello-Camerano tra i primi in Italia

SANITA’ - Il Comune ha previsto un contributo economico che può arrivare all’80% per tutti i cittadini che hanno i requisiti e ne faranno richiesta. Un esperimento di medicina del territorio che integra e non sostituisce il servizio sanitario nazionale, un sostegno a pazienti e famiglie che valorizza la figura professionale dell’infermiere

 

È un modello integrativo unico in Italia inerente alle prestazioni infermieristiche domiciliari quello presentato a Camerano che fanno delle Marche e della città un vero e proprio progetto pilota su scala nazionale. I cittadini di Camerano, da oggi, potranno beneficiare di un contributo economico che coprirà, in quota parte, tutta una serie di servizi infermieristici a domicilio. I beneficiari dell’iniziativa sono i cittadini residenti nel Comune di Camerano, con priorità ai soggetti fragili, over 65 e minorenni in condizioni economicamente svantaggiate. La richiesta di erogazione del contributo, corredata da fatture quietanzate contenenti la prestazione effettuata e descrizione della prestazione e nominativo del professionista dovranno essere trasmesse all’indirizzo Pec comune.camerano@halleycert.it o consegnate a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Camerano entro e non oltre il 30.11.2024. Il periodo di riferimento del contributo va dal 01.01.2024 al 30.11.2024. Il denaro sarà poi bonificato sul conto corrente del cittadino. Per informazioni è possibile telefonare in orario di ufficio al numero 071.7303059/20.

«E’ un’integrazione non una sostituzione al servizio sanitario nazionale – spiega in una nota Oriano Mercante, sindaco di Camerano – ma sono convinto che allevierà tantissimo le incombenze economiche di pazienti e famiglie. Sono un medico e so bene i costi delle terapie. Il contributo in base alla fascia di reddito potrà coprire fino all’80% delle spese sostenute. I servizi infermieristici debitamente fatturati cui i cittadini potranno accedere sono diversi: dalle flebo, cambi catetere alle iniezioni passando per le medicazioni ed altre ancora. Quello che facciamo a Camerano oggi è una best practice unica in Italia e sono convinto che i risultati ci daranno un quadro su cui muovere le azioni in tal senso nell’immediato futuro».

«E’ una bella iniziativa – aggiunge Dino Latini, presidente del Consiglio Regionale delle Marche – unica sul territorio marchigiano. Le malattie croniche sono anche malattie sociali in quanto coinvolgono tutta la famiglia, questo servizio allevierà, quindi, tanto i pazienti che coloro che gli stanno vicino. Un bell’esperimento di medicina del territorio che, una volta terminato e analizzati i risultati, potrebbe anche essere finanziato da fondi regionali». «E’ un’attività di politica sociale allineata ad altre iniziative già proposte a Camerano – ha rimarcato Chiara Sordoni, assessore alle politiche sociali del Comune di Camerano – come lo sportello di ascolto psicologico aperto a tutti cittadini figlio di un protocollo di intesa fra il nostro Comune, l’Anci e l’Ordine degli Psicologi delle Marche. Progetti messi in opera che hanno nella salute e fragilità il loro minimo comune denominatore».

«Ci sono due aspetti che rendono straordinaria questa iniziativa – ha dichiarato Giuseppino Conti presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Ancona – da una parte il sostegno economico, importante per i soggetti che hanno complicanze e necessità di assistenza e, dall’altra, la valorizzazione delle doti di professionalità degli infermieri». «Iniziativa lungimirante – ha concluso Annamaria Frascati dirigente del Nursind – che può aprire scenari di innovazione molto interessanti come, ad esempio, la presa in carico e gestione delle cronicità da parte degli infermieri e le applicazioni di tecnologie di ultima generazione come la telemedicina, realizzando un progetto di vera e propria medicina del territorio».

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