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A Staffolo sarà riaperto
l’ambulatorio di medicina di base

SANITA' - Lo studio, a partire dal 1 ottobre, sarà in via Delle Monache e vi opereranno i dottori Giuseppe Sbaffi e Filippo Probani

Da martedì 1 ottobre sarà riaperto presso il comune di Staffolo l’ambulatorio di medicina di base a disposizione degli assistiti residenti nel territorio.
Lo studio sarà in via Delle Monache e vi opereranno i dottori Giuseppe Sbaffi e Filippo Probani nei pomeriggi del martedì e del mercoledì.
La Direzione Strategica Aziendale della Ast Ancona, di concerto con il direttore del Distretto Sanitario di Jesi Corrado Ceci, «è riuscita ad addivenire ad una soluzione dopo quanto accaduto nelle scorse settimane – rende noto l’Ast -, in seguito alla comunicazione di chiusura dell’ambulatorio secondario presso il comune di Staffolo da parte del Dr. Gionata Togni, medico di assistenza primaria a ciclo di scelta con ambulatorio primario a Jesi».
Alla luce della particolare criticità venutasi a creare per gli assistiti, per la presenza di numerosi pazienti anziani e fragili residenti nel Comune, la Direzione del Distretto di Jesi insieme al direttore Socio Sanitario Ast Ancona Massimo Mazzieri ha provveduto ad interpellare i medici di medicina generale della sede di Cupramontana che hanno disponibilità di scelta.
Avendo ottenuto la disponibilità del Dr. Giuseppe Sbaffi e del Dr. Filippo Probani «si comunica dunque l’apertura dell’ambulatorio a servizio del territorio a far data da martedì 1 ottobre presso il comune di Staffolo. Saranno osservati i seguenti orari: Dr. Giuseppe Sbaffi martedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30 – Dr.Filippo Probani mercoledì dalle ore 16,00 alle ore 19,30».
«Con l’entrata in funzione dell’ambulatorio di medicina di base a Staffolo siamo riusciti a dare una risposta importante ai cittadini di questo territorio, specie agli anziani e alle persone con fragilità – dichiara il vice presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – una soluzione arrivata in tempi celeri, nonostante la cronica carenza di medici di medicina generale».

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