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Sottoscritto un protocollo
tra Procura Distrettuale Antimafia,
Prefetture e uffici giudiziari

ANCONA – L’accordo è stato firmato questa mattina con l’obiettivo di implementare gli strumenti di prevenzione amministrativa da mettere in campo per preservare da ogni forma di infiltrazione criminale negli interventi finanziati con le risorse del Pnrr e del Pnc

La prefettura di Ancona (Archivio)

 

Alla presenza del procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello, Roberto Rossi è stato sottoscritto stamattina un  protocollo di collaborazione tra le Prefetture della regione Marche e la Procura Distrettuale Antimafia di Ancona, che ha lo scopo di implementare gli strumenti di prevenzione amministrativa antimafia da mettere in campo per preservare da ogni forma di infiltrazione criminale gli interventi finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza – Pnrr e del Piano nazionale degli investimenti complementari – Pnc. Firmatari dell’accordo, il procuratore distrettuale Antimafia di Ancona Garulli e i prefetti di Ancona Ordine, di Ascoli Piceno Copponi, di Fermo D’Alascio, di Macerata Fusiello e di Pesaro Urbino Greco.

«L’accordo, che il Ministero dell’Interno ha condiviso con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, è diretto a potenziare l’azione istruttoria dei Gruppi Interforze Antimafia – G.I.A. istituiti presso le Prefetture, nonché a dare omogeneità e stabilità alla collaborazione istituzionale tra Prefetture e autorità giudiziaria. – spiega una nota della Prefettura di Ancona – Punto di partenza e, al tempo stesso, intelaiatura dell’intero Accordo, la previsione di un costante flusso informativo tra le parti coinvolte; la Procura comunicherà, nel rispetto dei limiti legati al segreto istruttorio, gli elementi informativi, i provvedimenti cautelari, i dispositivi del giudizio e di condanna, le proposte e gli atti applicativi delle misure di prevenzione, personali o patrimoniali, per i successivi approfondimenti istruttori da parte del Gia.  La Prefettura segnalerà agli Uffici giudiziari le proposte di adozione di informazioni antimafia a carattere interdittivo formulate al termine delle istruttorie svolte dai Gruppi interforze antimafia, le relazioni conclusive degli accessi ispettivi disposti e le misure amministrative di prevenzione collaborativa disposte (articolo 94-bis del Codice antimafia-decreto legislativo n.159/2011)».

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