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Alluvione, all’Aspio servono
interventi di manutenzione urgenti

OSIMO – Ieri sera la riunione organizzata dalle Liste civiche di Dino Latini e dal suo gruppo consiliare Liste civiche - Su la Testa. Erano presenti anche il portavoce del Comitato 16 settembre e l’avvocato Arnaldo Ippoliti

Post alluvione, un momento dell’incontro pubblico organizzato da Dino Latini al Bar Life di San Biagio di Osimo

 

L’alluvione ha fatto il suo effetto, in termini concreti provocando danni e problemi alla zona dell’Aspio ma anche in termini di protesta. La riunione di lunedì 30 settembre, molto partecipata, è stata organizzata delle Liste Civiche Da Sempre e dal gruppo consiliare Liste Civiche – Su la Testa che hanno voluto incontrare i cittadini del territorio osimano (Aspio, Santo Stefano, San Biagio e Osimo stazione) per una articolata campagna di ascolto verso una popolazione stremata dalle continue emergenze atmosferiche.

«Sono state davvero numerose le persone che hanno partecipato alla riunione indetta al Bar Life: per tante persone, tante richieste di intervento su un territorio ormai spossato. – riporta una nota delle Liste civiche – I cittadini che hanno preso parte all’incontro hanno sollevato le problematiche della mancata messa in sicurezza dell’Aspio e degli altri canali, la mancanza di pulizia dal fango, la carenza progettuale dei lavori svolti in via Galilei e via Edison, il ritardo infinito per i lavori sull’Aspio a carico della Autostrade s.p.a. Insomma, un carnet di impegni al momento disattesi rispetto ai quali si chiedono interventi, urgenti ed efficaci». Non solo, gli intervenuti hanno chiesto di puntare sulla manutenzione ordinaria continua dei fossati e dell’Aspio, invece che la realizzazione di grandi opere in occasione delle emergenze,

Via Montecerno riaperta a Santo Stefano

«Occorre fare leva pertanto sulla prevenzione di un territorio sempre più colpito» ha detto il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini, presente all’appuntamento insieme Andrea Pesaresi e Arnaldo Ippoliti del ‘Comitato 16 settembre’ che hanno illustrato le finalità del comitato giunto in pochi giorni a oltre 200 adesioni. I residenti hanno segnalato, inoltre, la presenza di arbusti, alberi e altro che ostruiscono il corso d’acqua dell’Aspio, che devono essere liberati quanto prima. il presidente Latini, dal canto suo, ha ricordato gli interventi previsti, i finanziamenti in corso, la previsione dei tempi e ha accolto molte delle richieste avanzate dai presenti. Prossimo appuntamento a Casenuove questa sera 1 ottobre per ascoltare i residenti della frazione in questione, di Villa e di San Paterniano.

Stamattina, Stefano Simoncini, presidente del Consiglio comunale di Osimo ha annunciato sui social la riapertura di via Montecerno a Santo Stefano  postando le foto. «Dopo che a seguito dell’alluvione si erano verificate importanti frane e distacchi sul costone di arenaria che costeggia via Montecerno, grazie al bel lavoro di squadra di Ufficio Lavori Pubblici, Polizia locale. Osimo Servizi e proprietà privata dell’area interessata, oggi è stata riaperta in tempi record al transito via Montecerno a Santo Stefano, alleviando così i disagi lamentati dai residenti della zona. Un sentito ringraziamento a quanti si sono adoperati per questo lavoro» ha scritto. Restano invece i disagi in via D’Ancona, lungo la salita/discesa dell’Aspio per la sistemazione dell’asfalto dopo la buca aperta dal maltempo del 18 e 19 settembre. Il semaforo che è stato inevitabilmente acceso per per permettere il transito in maniera alternata, rallenta la circolazione, facilitando nelle ore di punta l’incolonnameento dei mezzi in transito nella zona.

Il semaforo posizionato su via d’Ancona

Anche la Regione Marche comincia ad aver più chiara la prima stima dei danni. A margine del Consiglio regionale, questa mattina, l’assessore regionale Dtefano Aguzzi ha parlato di qualche decina di milioni di euro per le segnalazioni già arrivate dai Comuni in attesa che si concluda la fase di raccolta delle domande da inviare poi alla Protezion civile nazionale.

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