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La parola ai lettori:
«Non è tutto G7 quello che luccica»

LA LETTERA di un residente del quartiere Archi

Una panoramica del quartiere Archi (Archivio)

Da un lettore, riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera nella quale emergono alcune problematiche sollevate dai residenti del quartiere Archi, a seguito del G7 Salute.

«Vorrei portare alla luce alcune problematiche sorte a carico dei residenti presso il quartiere Archi, a causa dell’evento atteso del G7 Salute. Il quartiere imbattuto in un disagio di viabilità considerevole, perché sono state create delle entrate facili da via Marconi, ma nessuna altrettanto facile, di uscita.
All’altezza delle scuole degli Archi, se volessi inoltrarmi verso il piano San Lazzaro, sarei costretto a girare verso la galleria San Martino, fare la rotatoria e poi avviarmi verso la stazione.
In condizioni normali con il traffico in entrata alla città che è sempre intenso, sarebbe molto difficile e allungherebbe almeno di 10 minuti la mia uscita dal quartiere, cosa che un residente potrebbe dover fare anche 3 o 4 volte al giorno.
Altra soluzione di uscita disponibile sarebbe da via Marchetti: strada strettissima e lenta, con un semaforo in fondo in cui puntualmente si sta in coda per minuti. Tempo che andrebbe ad aumentare perché se ogni cittadino degli Archi in macchina, esce per 2 o 3 volte al giorno passando da quella strada, voi capite il disagio.
Mi voglio augurare che questi disagi siano temporanei, ma questo pensiero si scontra con quello che si vede quotidianamente: anni per rifare delle righe cancellate dal tempo per mancanza di attenzione, fondi, o altro e poi soldi a pioggia per rifare asfalti, righe, arredi, fatto salvo riportare tutto alla viabilità originaria una volta terminato il G7 in 2 settimane? Lasciatemi dire che ho i miei legittimi dubbi da cittadino normale, piombato nel disagio nel giro di 2 giorni, con nessuna comunicazione su quando e se la vecchia viabilità verrà ripristinata».

Luigi Del Buono residente quartiere Archi

G7 Salute: il Comune rafforza la comunicazione ai residenti degli Archi

 

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