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Stadio Mancini, striscione di protesta
dei tifosi contro il sindaco

CASTELFIDARDO – Ci hanno scritto: “Basta essere indifferente, è ora di fare uno stadio decente”. Club e tifoserie puntano l’indice contro i servizi igienici «limitati o bloccati. Sempre più spesso assistiamo ad un impianto sportivo che diviene, in occasione dei match casalinghi, una sorta di distretto blindato, senza la possibilità di movimento per i dirigenti, i membri della sala stampa e per tutti gli spettatori accorsi»

Lo striscione di protesta dei tifosi del Castelfidardo Calcio

 

Ai ferri corti i rapporti tra sindaco e i tifosi del Castelfidardo che hanno srotolato uno striscione in via dello Sport per segnalare i disservizi dello stadio Mancini. “Sindaco basta essere indifferente, è ora di fare uno stadio decente” recita. A scatenare la protesta i servizi igienici inadeguati secondo la tifoseria e la mancanza di un settore ospiti distanziato dalla tribuna. Malumori che ha fatto propri in un comunicato lo stesso club calcistico con squadra che milita in serie D.

«Nonostante la festa per il 5 a 0 di domenica scorsa, dagli spalti erano arrivati, con indignazione ed incredulità, i fischi di protesta nei confronti di alcuni disservizi. – si legge nella nota diffusa dal Castelfidardo- Uno squillo di tromba, quello del popolo fidardense, dovuto alle evidenti difficoltà dimostrate dalle infrastrutture, nel permettere un accesso ottimale all’impianto sportivo. Un evento di Serie D che viene trattato, pur nella tranquilla realtà cittadina, come una manifestazione ad alto rischio».

La società prosegue sottolineando come «nelle circostanze si evidenziano, dai servizi igienici limitati o bloccati per questioni burocratiche, ai cancelli chiusi ed altri rallentamenti inspiegabili, che vanno a colpire chi vuole godersi lo spettacolo offerto dal rettangolo di gioco. Dovere delle istituzioni dovrebbe essere il poter, in ogni caso, consentire un accesso rapido per tutti gli aventi diritto. Sempre più spesso assistiamo, invece, ad uno stadio Mancini che diviene, in occasione dei match casalinghi, una sorta di distretto blindato, senza la possibilità di movimento per i dirigenti, i membri della sala stampa e per tutti gli spettatori accorsi. La società cercherà di ottenere una revisione di questi regolamenti, che dia risalto ad una situazione inverosimile di cui si trova vittima, augurandosi di poter tornare a fornire servizi adeguati il prima possibile» conclude il Castelfidardo.

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