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Ruba al Santuario delle Grazie
poi esce fumando hashish
e con il vino da messa in mano: arrestato

JESI - L'uomo, un 34enne, è stato bloccato dai carabinieri del Radiomobile. Per lui sono scattati i reati di: furto aggravato, danneggiamento aggravato, resistenza a un pubblico ufficiale e distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento o imbrattamento di beni culturali

Il 34enne ripreso dalle telecamere della chiesa

Si aggirava con fare sospetto nella zona del centro nel primo pomeriggio di venerdì, al punto da attirare l’attenzione su di sé da parte di alcuni commercianti di corso Matteotti.
L’immediata segnalazione fatta però al 112, ha consentito ai carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Jesi di intervenire immediatamente e di sorprendere l’uomo mentre usciva dal Santuario delle Grazie. Tra le mani, stringeva una bottiglia di vino e teneva in bocca uno spinello con dell’hashish. Per sottrarsi al controllo, ha opposto resistenza con alcuni spintoni contro i carabinieri che sono però riusciti a bloccarlo.
Dai primi accertamenti svolti all’interno della Chiesa è stato appurato che l’uomo aveva danneggiato irreparabilmente una statua di San Pio ed un messale, dal quale aveva strappato varie pagine. Inoltre, aveva preso una bottiglia di vino, utilizzato per le celebrazioni; un microfono dall’altare e delle parti di un candeliere votivo elettrico, oggetti, questi ultimi, che sono stati ritrovati nel corso della perquisizione personale insieme ad un ulteriore frammento di hashish nascosto nel calzino.

L’uomo con la statua in braccio

Nel corso di un più accurato sopralluogo, svolto anche con il supporto di militari del Nucleo carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, è emerso che l’uomo aveva imbrattato con una penna due dipinti raffiguranti “Sant‘Antonio da Padova” e “Il Sacro Cuore”. Sulla tela di quest’ultimo, aveva anche realizzato dei fori, e cosparso di cera un quadro raffigurante “Santa Rita da Cascia”. La scena era stata integralmente ripresa dalle telecamere di videosorveglianza interne della chiesa.
Al termine degli accertamenti, i carabinieri della Compagnia di Jesi hanno proceduto all’arresto del 34enne rinchiuso poi nel carcere di Montacuto, con l’accusa di: furto aggravato, danneggiamento aggravato, resistenza a un pubblico ufficiale e distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento o imbrattamento di beni culturali; reato, quest’ultimo, che prevede una pena da 2 a 5 anni di reclusione e la multa da 2.500 a 15.000 euro.

L’uomo mentre era in chiesa

All’udienza di convalida, tenutasi nella mattinata di ieri il Gip, oltre a convalidare l’arresto, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione giornaliera presso la Stazione carabinieri competente per territorio.

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