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Licenziamenti collettivi alla Giano:
il Mimit convoca l’incontro

FABRIANO - La data fissata dal ministro Adolfo Urso è quella del 4 novembre

Il presidio dei lavoratori della Giano davanti alla Regione Marche (foto Giusy Marinelli)

 

Adesso c’è una data: il Mimit ha convocato per lunedì 4 novembre un incontro per approfondire la situazione della Giano che ha annunciato la chiusura degli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta per il 31 dicembre con il rischio di 195 esuberi. Come già annunciato il ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, ha fissato l’incontro per le ore 17. All’annuncio da parte dell’azienda del gruppo Fedrigoni della procedura di licenziamenti collettivi istituzioni e politica si sono mobilitati.

«Stiamo seguendo la vicenda legata a Fedrigoni da quando l’azienda ha comunicato l’uscita dalla società Giano e il rischio di 195 licenziamenti entro l’anno. – aveva scritto una settimana fa il presidente della giunta regionale, Francesco Acquaroli – Insieme all’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, nella stessa giornata abbiamo immediatamente scritto al Ministro per le Imprese Adolfo Urso per segnalare quanto stesse accadendo sul nostro territorio, rappresentando profonda preoccupazione e chiedendo l’attivazione di un confronto a livello nazionale per approfondire la vicenda. Contemporaneamente sono stati convocati in Regione per la giornata odierna sia la Società Fedrigoni che le organizzazioni sindacali. Nel frattempo il Ministro Urso ha annunciato la convocazione di una riunione di approfondimento in sede nazionale al Mimit, come da richiesta della Regione, dei sindacati e del territorio, per poter esperire ogni soluzione volta a mitigare l’impatto di questa decisione, a tutela della produzione e dei posti di lavoro. Voglio ringraziare il Ministro Urso per la tempestiva attenzione in merito ad una vicenda che rischia di minare ulteriormente il tessuto produttivo e sociale della nostra regione, in un territorio, quello del distretto Fabrianese, già colpito da diverse situazioni di sofferenza» aveva concluso il governatore delle Marche.

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