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Alberi tagliati a Portonovo,
l’opposizione insiste:
«Si dimetta il presidente del Parco»

ANCONA – Le spiegazioni fornite in Commissione consiliare anche dal sindaco Daniele Silvetti e dall’assessore Daniele Berardinelli non hanno convinto i consiglieri di Altra Idea di Città, Pd, Ancona Futura, Ancona Diamoci del Noi e Azione

Le opposizioni di centrosinistra durante la II e III Commissione consiliare convocata per fare chiarezza sugli alberi abbattuti alle Terrazze di Portonovo

 

«Scempio di alberi a Portonovo, siamo forse su scherzi a parte?» A domandarselo sono le opposizioni consiliari di centrosinistra di Ancona dopo l’audizione del sindaco Daniele Silvetti, dell’assessore Daniele Berardinelli e del presidente del Parco del Conero, Luigi Conte, in commissione due giorni fa. «Il sindaco dichiara che non sapeva dell’abbattimento degli alberi a Portonovo, nonostante siano beni di proprietà del Comune. Il presidente del Parco del Conero dichiara che pensava il campo fosse virtuale. E l’ unico assessore presente in commissione, assessore al Verde, dichiara che lui è in commissione, però non è l’assessore competente. I consiglieri di maggioranza che ringraziano per queste spiegazioni. La domanda sorge spontanea: Cos’è? Candid camera o forse Scherzi a Parte?- ironizzano in una nota i consiglieri di Altra Idea di Città, Pd, Ancona Futura, Ancona Diamoci del Noi e Azione – Purtroppo no».

da sin. l’assessore Daniele Berardinelli, il sindaco Daniele Silvetti e il presidente di Commissione Arnaldo Ippoliti

Le minoranze obiettano anche ce «se il sindaco veramente non sapeva degli alberi a Portonovo allora forse dopo 1 anno e mezzo non ha idea di cosa voglia dire fare il sindaco di una città. Della serie…A casa mia non so che lavori fanno, perché comunque concedo l’area e il resto mi va bene tutto… E a metà commissione se ne va. II presidente Conte ci preoccupa ancora di più: all’inizio dice di aver capito che il campo da tennis sarebbe stato virtuale, (forse già era nel film anche lui) e solo successivamente si è reso conto che si trattava di una realizzazione fisica, ma comunque ha firmato l’autorizzazione: ecco come Conte si occupa del parco. Dichiara anche che il suo vicepresidente, nonché consulente al decoro del comune di Ancona, Riccardo Picciafuoco, è sempre al suo fianco, mentre quest’ultimo aveva dichiarato ai giornali anche lui di non aver saputo nulla».

Eccepiscono anche che «l’unico assessore presente in aula, Berardinelli, con delega al Verde Pubblico, ha tenuto subito a specificare che lui c’è ma è “non competente”. Di altri assessori neanche l’ombra, all’inizio Eliantiono che però poi subito dopo apprendiamo dai social è volato a Bruxelles. Siamo seriamente preoccupati: è così che Silvetti & company tutelano la città e il patrimonio di Ancona? Una filiera che fa solo danni al territorio, una Giunta scollata e distante dalla realtà. In tutto ciò, la giustificazione che avanzano i forzisti è il ripristino dell’habitat in quanto già degradato, ma appare evidente che questa sia una scusa per tentare di legittimare la scellerata decisione politica di abbattere i lecci. Questa narrazione è completamente distante dalla realtà ed è costruita politicamente per cercare di salvare il salvabile. Purtroppo ormai, il danno è fatto e quindi insistiamo nel chiedere con forza le dimissioni del presidente del Parco Luigi Conte» concludono i consiglieri di Altra Idea di Città, Pd, Ancona Futura, Ancona Diamoci del Noi e Azione.

 

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