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Presentato il Pums, il sindaco:
«Ancona diventerà una città ad ingresso
più accessibile e sostenibile»

IL PIANO Urbano della Mobilità Sostenibile si muove su quattro linee guida hanno spiegato Daniele Silvetti e il vice sindaco Giovanni Zinni: il nuovo anello filoviario, la riattivazione della Stazione Marittima, il cambio della viabilità in via Bocconi ed in via Giannelli, agli imbocchi della galleria del Risorgimento, l’introduzione di alcune zone ad accesso controllato. Stamattina alla conferenza stampa a Palazzo del Popolo ha partecipato anche il sindaco di Falconara, Stefania Signorini

 

Dopo l’approvazione in Giunta, l’Amministrazione comunale di Ancona ha presentato questa mattina il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il Pums inizia oggi il suo iter di approvazione, dopo la presentazione della stesura definitiva a stakeholders, associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati, ma anche associazioni ambientaliste e Consigli Territoriali di Partecipazione, costituito da Vas (Valutazione ambientale strategica), approvazione definitiva in giunta, pubblicazione ed approvazione in Consiglio xomunale. Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile si pone in un arco temporale operativo pari a dieci anni, dal 2024 al 2034. Presenti in conferenza stampa per presentare il progetto il Sindaco Daniele Silvetti, il Vicesindaco con delega alla mobilità Giovanni Zinni, il Sindaco di Falconara Marittima Stefania Signorini, il Consigliere comunale di Falconara Marittima con delega all’urbanistica Clemente Rossi, oltre a tecnici, dirigenti comunali e società compartecipanti che hanno collaborato alla realizzazione del documento istruttorio.

«Il Pums è uno strumento molto importante – spiega ivicesindaco con delega alla mobilità Giovanni Zinni – perché serve per definire una strategia, quella di andare incontro alla transizione ecologica non imponendo modelli a livello ideologico, nè ciclovie dalla dubbia usufruibilità, bensì aumentando il trasporto pubblico locale, considerato da questa Amministrazione comunale il vero strumento principe per ridurre sostanzialmente l’utilizzo delle auto private. Per far questo servono anche politiche tariffarie, minimi cambi di viabilità e interventi che tutelino i residenti e la sosta produttiva; la nostra direzione è quella di rendere perfettamente integrate le necessità delle attività economiche e produttive con le necessità di chi vive il territorio, il tutto rendendolo compatibile con la sostenibilità ambientale, quindi riducendo l’inquinamento da traffico. Questa è la nostra linea guida di un Pums che è un insieme di piccole ma sostanziali rivoluzioni e non di un’unica grande rivoluzione ad impatto mediatico».

Sono 4 gli snodi del piano strategico del Pums, che impatteranno in modo significativo non solo sulla viabilità, ma anche sulla qualità della vita e sulla sostenibilità ambientale della città di Ancona: il nuovo anello filoviario, la riattivazione della Stazione Marittima, il cambio della viabilità in via Bocconi ed in via Giannelli, agli imbocchi della galleria del Risorgimento, l’introduzione di alcune zone ad accesso controllato (Zac), dopo la sperimentazione attuata su Portonovo. Oltre a questo, altre azioni strategiche individuate nel Pums verranno delineate con esattezza nei successivi piani attuativi di settore, il Pup (Piano Urbano dei Parcheggi), il Pgtu (Piano generale del Traffico Urbano), il Programma triennale del Trasporto Pubblico ed il Biciplan.

IL NUOVO ANELLO FILOVIARIO – Il progetto dell’anello filoviario, finanziato con 6,5 milioni di euro dal Ministero dei trasporti con un cofinanziamento del Comune di 700 mila euro, introduce ad Ancona una vera e propria rivoluzione della viabilità, garantendo la prospettiva di un passaggio reale e sostanziale al servizio di Tpl elettrico. Servendo i punti di scambio con la viabilità esterna alla città proveniente da Nord (Stazione ferroviaria) e da Sud (piazza Ugo Bassi), questo anello sarà fondamentale per ridurre gli accessi in centro da parte di auto private e, in prospettiva, dei mezzi del trasporto extraurbano. Partendo da piazza Cavour, l’anello filoviario proseguirà verso corso Stamira, via XXIX Settembre, via Marconi, piazza Rosselli, via Giordano Bruno, piazza Ugo Bassi, viadotto della Ricostruzione, via Martiri della Resistenza, galleria Risorgimento, via Giannelli, piazza Cavour. La novità fondamentale consiste nell’introduzione della tecnologia bimodale, che comporta cioè l’inserimento nel servizio filoviario di mezzi di nuova generazione con un’alta capacità di marcia autonoma, senza il contatto continuo con i fili, grazie a una batteria ricaricabile che consente autonomia per lunghi tragitti. Il progetto dell’anello filoviario, infatti, risponde alle osservazioni del Ministero: la linea sarà riqualificata solo nei tratti che hanno già ricevuto il nulla osta per il trasporto filoviario, mentre per i due chilometri in cui la linea era stata precedentemente dismessa sarà utilizzata la batteria.

RIATTIVAZIONE DELLA STAZIONE MARITTIMA – Dismesso da 2015, con il Pums torna a nuova luce il collegamento tra stazione centrale e stazione marittima fino a Fincantieri. Riutilizzando il sedime della ferrovia marittima, gli utenti del sistema ferroviario (nazionale, regionale e metropolitano) e gli utilizzatori della cerniera di mobilità del porto retrostante potranno raggiungere l’area portuale e il centro storico della città. Si propongono, quindi, l’utilizzo di modalità di trasporto alternative tra la Stazione e Fincantieri quali tram-treno, filobus e bus elettrico, da valutare con Regione, Rfi e Autorità portuale.

VIABILITÀ IN VIA BOCCONI E NELLA GALLERIA DEL RISORGIMENTO – Il Pums prevede anche la ridefinizione dei principali snodi della viabilità: per alleggerire la pressione sulle intersezioni, anche in considerazione della recente riapertura dell’istituto scolastico Savoia-Benincasa che insiste in un punto centrale della città, sarà necessario fluidificare la circolazione negli incroci più critici del percorso di ingresso ed uscita da Piazza Cavour attraverso la Galleria del Risorgimento. Inoltre il Pums comprende una modifica alla viabilità anche in Via Bocconi, dove il restringimento ad una corsia singola in uscita costituisce un tappo alla fluidificazione del flusso veicolare: la proposta del Pums, dunque, consiste nel ricollocamento della fermata bus in un’area limitrofa ma esterna all’attuale carreggiata, garantendo così una fermata meglio attrezzata ed in sicurezza, con la possibilità di mantenere, al contempo, su Via Bocconi, le due corsie in uscita dalla rotatoria.

INTRODUZIONE DELLA ZAC – Sperimentata a Portonovo durante l’estate 2024, la Zac (Zona ad accesso controllato) potrebbe essere estesa, dopo un congruo periodo di sperimentazione, anche in altre parti della città: qui, infatti, le zone ad accesso controllato individuate sono due, il Guasco e Capodimonte, che potrebbero essere ampliate o ridotte in base alle criticità riscontrate durante il periodo di sperimentazione.

Giovanni Zinni

GLI OBIETTIVI DEL PUMS – L’obiettivo del Pums presentato oggi è triplice: migliorare l’accessibilità e la qualità dell’ambiente urbano, ridurre i fattori di rischio legati agli spostamenti e migliorare l’efficienza e l’economicità degli spostamenti. Questo piano strategico si configura, pertanto, come strumento che individua la cornice generale, gli interventi e le politiche, da attuarsi successivamente con l’elaborazione di quattro piani attuativi: Piano generale del traffico urbano, aggiornamento del programma triennale del Tpl urbano, il programma urbano di parcheggi ed infine il biciplan. In sintesi, il Pums si pone l’obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile, passando dal 33% al 48%: il Trasporto Pubblico Locale dovrebbe passare dal 24% al 31% e la mobilità attiva (percorsi pedonali, ciclabili e simili) dal 9% al 15%; di contro l’uso dei veicoli a motore dovrebbe scendere dal 67% al 52%. Tutto ciò in linea con la strategia europea volta alla riduzione delle emissioni inquinanti da traffico, puntando ad una riduzione dell’utilizzo dell’auto privata prevalentemente a vantaggio del Tpl.

«Per noi è fondamentale il rilancio dell’azienda dei trasporti Conerobus anche in previsione della gara del 2026 – conclude l’Assessore con delega ai rapporti con Conerobus, Giovanni Zinni – e diamo una grande centralità a un anello filoviario assolutamente moderno ed efficiente, capace di garantire l’efficacia di tutto il trasporto pubblico locale». Il Pums diventerà anche strumento strategico di settore fondamentale, base per la redazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) della città di Ancona ai sensi della nuova LR 19/23, che deve essere approvato entro 4 anni, ovvero entro dicembre 2027. E infine, è stato necessario coordinare il PUMS con il Progetto Inquinamento Ancona Pia e Pia2 soprattutto in relazione alla redazione del successivo Piano Generale Traffico Urbano.

Daniele Silvetti

COORDINAMENTO CON I PROGETTI PIA E PEBA – Il Pums risulta quindi collegato con il Progetto Inquinamento Ancona (Pia) ed il Piano Eliminazione delle Barriere Architettoniche: nel primo caso il Pia si concretizza in monitoraggio e previsione della qualità dell’aria, mitigazione degli impatti negativi delle emissioni ed adattamento e prevenzione sanitaria in collaborazione con Arpam, Arianet di UnivPm, Regione Marche, Ars, Ospedali Riuniti, Inrcaa e Crn Palermo. Queste linee di programmazione saranno declinate in 20 specifiche azioni che potranno subire modifiche e/o integrazioni. Nel secondo caso, l’Amministrazione comunale ha optato per costruire un Peba incrementale, capace cioè di eliminare le barriere architettoniche iniziando dal famoso percorso pedonale ‘da mare a mare’ (dal porto al Passetto) attraverso una serie di micro-interventi, all’interno dei quali rientrano anche la riqualificazione della ottocentesca piazza Cavour, proseguendo poi con lo spazio identificato con via XXIX Settembre che consente la visuale del waterfront dal Molo Antico alla Mole Vanvitelliana e con la riqualificazione del quartiere degli Archi. Il Peba poi prevede la concertazione con le associazioni interessate ogni qualvolta si attuino degli interventi di rigenerazione urbana.

«Il Pums presentato stamattina è un progetto rivolto ai cambiamenti urbanistici e di mobilità della città a lungo termine, estremamente pragmatico, che contiene molte innovazioni: tra tutte, il ripristino della stazione marittima, in disuso da quasi dieci anni. – ha sottolinea il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti -. Pensiamo ad Ancona come ad una città che necessita di una particolare attenzione nei confronti della viabilità in ingresso, dove il Tpl sia al centro di questo progetto, il quale è stato realizzato in un lungo lasso di tempo tenendo conto della morfologia del territorio, fortemente legato al contesto marittimo. Ringrazio il vicesindaco con delega alla mobilità Giovanni Zinni, il sindaco di Falconara Stefania Signorini e il consigliere comunale di Falconara Clemente Rossi con delega all’Urbanistica, a conferma della collaborazione già in atto per fare rete fra territori limitrofi».

Stefania Signorini

Il sindaco di Falconara Marittima Stefania Signorini si è complimentata «con l’amministrazione comunale di Ancona per questo piano, che declina vari aspetti della mobilità sostenibile sviluppando anche soluzioni innovative. Un lavoro che apprezzo soprattutto perché sono consapevole di quanto sia impegnativo coniugare la normativa, le istanze che arrivano dalla cittadinanza, la necessità di sviluppare la mobilità sostenibile. La presenza del Comune di Falconara a questa conferenza è un segnale molto positivo: per la prima volta si parla al plurale, si esce dal microcosmo del singolo Comune, perché il tema della sostenibilità non termina con i confini comunali. Ci siamo attivati su tanti altri aspetti per avviare forme di collaborazione, stimolati dalla vicinanza di visione tra le due amministrazioni e di continuità territoriale» ha concluso Stefania Signorini. (LE SCHEDE dettagliate del Pums di Ancona)

 

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