“Disadattato”, “sfigato di m….”. Sarebbero solo alcuni dei termini con i quali il sindaco di Filottrano Luca Paolorossi avrebbe apostrofato sui social alcuni sui concittadini, rispondendo a critiche mosse nei suoi confronti. È il Pd cittadino a sollevare il caso.
«Sono trascorsi circa 100 giorni dall’insediamento del sindaco e un dato finora costante si è rilevato essere, anche recentemente, è la sua allergia per le critiche mosse dai cittadini, che sono finiti per essere bruscamente attaccati, dal sindaco stesso o chi per lui, sui social con toni decisamente inappropriati alla carica ricoperta e per il semplice fatto di aver avanzato osservazioni critiche o perplessità rispetto all’operato – afferma il circolo dem in una nota – espressioni altamente offensive e totalmente estranee a qualunque comunicazione che aspiri a definirsi educata e civile, figurarsi se si tratta del primo cittadino. I cittadini hanno il diritto di dissentire se e quando lo ritengono e reazioni così scomposte da parte di chi ricopre una carica pubblica non sono accettabili. Ricordiamo che l’articolo 54 della Costituzione prevede il dovere di ricoprire le cariche pubbliche secondo “disciplina e onore”, cosa scarsamente rintracciabile nelle condotte dell’attuale sindaco. Disciplina e onore sono parole semplici e gravi che, col riferimento alla disciplina, evocano comportamenti dignitosi, rigorosa osservanza di norme e regole; e con il riferimento all’onore coinvolgono il profondo della persona. Qualità che non abbiamo ancora potuto riscontrare nell’attuale sindaco, confidiamo che si ravveda».
Dura la risposta che arriva da Paolorossi, che però non nega l’accaduto, attraverso il suo profilo Facebook. «Che amarezza leggere un comunicato di un partito importante come il Pd contro di me, ma su cosa? Su parole espresse tramite il mio profilo Facebook privato. Davvero per l’opposizione questi sono i problemi di Filottrano? O forse sono abituati alle chiacchiere perché negli ultimi anni, e dico purtroppo, a Filottrano proprio loro sono campati solo di chiacchiere? – tuona il primo cittadino – l’opposizione è sacra, fondamentale per la democrazia, e suggerisco a questi politicanti di attaccarmi sui fatti, sui provvedimenti della mia amministrazione, non su parole e giudizi personali, almeno nelle ore in cui Filottrano ha bisogno di fatti, come spalare fango. Sarà che si parla di ciò che si conosce, e forse il Pd di fatti concreti per la città ne conosce pochi. Da sindaco, ma ancor più da cittadino, il fango del chiacchiericcio della politica che si parla addosso non mi fa male. Invece mi fa male il fango vero, quello che blocca le nostre aziende e mette a rischio la sicurezza dei nostri cittadini, quel fango che io spalavo con l’aiuto della mia famiglia e di tanti volontari di Filottrano mentre il Pd scriveva parole, davanti a un computer, dimenticando forse chi ha gestito la città, a chiacchiere, negli ultimi anni».
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