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«E’ esondato il fiume Sentino,
ci sono morti e feriti» ma è solo
un’esercitazione di Protezione civile

I CARABINIERI stamattina hanno simulato gli effetti di un’alluvione tra i comuni di Fabriano, Sassoferrato e Genga con l’ausilio dei reparti speciali che, a seconda della propria specificità, si sono occupati di verificare la stabilità di edifici storici, la funzionalità di imprese alimentari (e l’efficienza di una area deputata allo stoccaggio dei rifiuti

 

Questa mattina, presso il Comando Compagnia Carabinieri di Fabriano è stata effettuata un’esercitazione di protezione civile dedicata all’attuazione del “Piano di gestione delle emergenze”, predisposto dal Comando Legione Carabinieri Marche per ottimizzare la conduzione degli interventi di soccorso pubblico in caso di eventi catastrofici, come l’alluvione che si è verificata in Provincia di Ancona il 15 settembre 2022. La vasta operazione ha interessato prevalentemente le aree dei Comuni di Fabriano, Sassoferrato e Genga. È stato simulato che abbondanti piogge abbiano fatto esondare il fiume “Sentino”, affluente del fiume “Esino”, che attraversa l’abitato di Sassoferrato e la frazione San Vittore di Genga, provocando l’inondazione delle zone poste a quote altimetriche inferiori, con conseguenti danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio storico e ambientale. Si è presupposto inoltre che gli allagamenti abbiano successivamente interessato molteplici abitazioni/magazzini/garage, causandone l’inagibilità e provocando decessi e feriti tra la popolazione residente.

Le aree prescelte sono state realmente presidiate dai militari con l’ausilio dei reparti speciali che, a seconda della propria specificità, si sono occupati di verificare la stabilità di edifici storici (Nucleo Tutela Patrimonio Culturale), la funzionalità di imprese alimentari (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) e l’efficienza di una area deputata allo stoccaggio dei rifiuti (Nucleo Operativo Ecologico e Carabinieri Forestali). L’esercitazione è stata realizzata per testare l’efficacia del Piano ed addestrare il personale alla sua attuazione. In particolare è stata verificata l’efficienza di mezzi, materiali e apparati di telecomunicazione oltre alla funzionalità del posto di comando prescelto, le tempistiche dei movimenti, il grado di preparazione del personale per allestimento e la gestione della logistica campale nonché il rispetto degli standard operativi e delle procedure d’intervento.  Il tutto mettendo in campo 58 unità tra ufficiali, sottufficiali e militari di truppa, con il concorso dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

 

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