Aveva notato sul Marketplace di Facebook un annuncio nel quale veniva messo in vendita un iPhone 12 Pro Max al prezzo di 250 euro.
Così la giovane, una 18enne nigeriana, ha contattato la venditrice, una 38enne albanese, tramite il servizio di messaggistica, dichiarandosi interessata all’acquisto.
Fornito il proprio numero di cellulare per un più rapido scambio di informazioni via WhatsApp, le ha subito chiesto un anticipo di 130euro dicendole che avrebbe provveduto all’invio del telefono comunicandole il codice di tracciabilità e dandole il numero della carta PostePay sulla quale effettuare il pagamento.
Effettuate tutte le operazioni, ecco però che il telefono non arriva e la nigeriana contatta l’albanese per chiederle spiegazioni. La risposta che riceve è quella di un problema tecnico per il quale sono necessari altri 100 euro ma, nemmeno questi, ‘sbloccano’ la situazione. Ecco che la 38enne, contattata dalla 18enne, riesce a convincerla a pagare altri 55 euro.
Attesi ulteriori giorni, il pacco non è arrivato e quando la nigeriana ha cercato di contattare l’albanese, quest’ultima si è resa irreperibile.
La giovane si è quindi rivolta alla polizia per sporgere denuncia. All’indomani della querela, gli accertamenti investigativi svolti dagli agenti del Commissariato, presso l’Ufficio Antiriciclaggio delle Poste Italiane, hanno consentito di verificare come la carta PostePay nella quale era confluito il denaro, risultava attivata presso uno sportello di Matera e intestata all’albanese che stata quindi denunciata per il reato di truffa, aggravata dal fatto di essere stata commessa a distanza, tramite l’utilizzo di strumenti telematici idonei a ostacolare la propria identificazione.
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