«Nonostante si parli di azienda unica dei rifiuti nella provincia di Ancona da ormai dieci anni, ancora oggi leggiamo con rammarico notizie sulla stampa di forti dissensi da parte di alcune istituzioni che continuano a mettere in discussione la sua utilità ed efficacia». Sono le parole di Emanuele Cingolani, segretario generale della Uiltrasporti Marche, che torna sulla situazione di attesa che «dal 2014 ad oggi – prosegue il segretario – ha portato a proroghe di anno in anno degli appalti di raccolta rifiuti (scaduti ormai da 7/8 anni) con il risultato di minori investimenti da parte delle aziende per quanto riguarda l’adeguamento dei mezzi e degli strumenti di lavoro, un potenziale peggioramento del servizio svolto e una minore tutela della sicurezza dei lavoratori. Credo fortemente che la nuova gestione unica possa invece garantire un’ottimizzazione dei costi con conseguente miglioramento dell’efficienza del servizio e contenimento delle tariffe per la collettività».
Cingolani ricorda inoltre come «il 27 settembre scorso l’Ata di Ancona abbia finalmente affidato in house la gestione provinciale dei rifiuti, concludendo così un percorso avviato da 10 anni e sorretto nel tempo da varie amministrazioni. Riteniamo che questo grande risultato possa essere un contributo fondamentale sia per i lavoratori che per tutti i cittadini della provincia di Ancona. Il controllo pubblico della gestione del servizio favorisce un mantenimento delle risorse finanziarie all’interno del territorio e assicura la continuità delle professionalità individuali attualmente operative. La Uiltrasporti Marche chiede che questo passaggio avvenga nelle tempistiche definite, senza ulteriori proroghe».
L’ultima novità è il ricorso al Tar Marche presentato da Marche Multiservizi che impugna la procedura per l’affidamento ad AnconAmbiente della gestione unica provinciale dei rifiuti. La società gestisce il servizio nei comuni di Falconara, Camerata Picena, Offagna, Polverigi e Santa Maria Nuova coinvolti nel progetto come le altre città della provincia. L’iter dovrà passare anche il vaglio della Corte dei Conti che dovrà esprimere un parere. A quanto trapela, gli avvocati di Marche Multiservizi non riterrebbero superate proprio tutte le criticità già rilevate dai giudici contabili nella proposta, ormai superata, tra Viva Servizi e la società Ecofon del gruppo Astea. Nella nuova procedura per l’assegnazione della gestione unica dei rifiuti, ad esempio viene prevista l’incorporazione per fusione di Ecofon in AnconAmbiente, Ecofon, srl senza dipendenti, ha in pancia un titolo partecipativo in capo ad Astea spa (con socio privato al 20%) che permette alla stessa spa di lavorare e gestire attualmente il servizio rifiuti ad Osimo e Numana. C’è da capire se con l’operazione AnconAmbiente il titolo partecipativo resterà in capo ad Astea o se invece sarà cancellato.
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