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«La situazione a Osimo
è un vero spettacolo
di “efficienza” amministrativa»

POLITICA - A dirlo, tra virgolette, è Roberta Ripanti, attivista Movimento 5 Stelle

Roberta Ripanti

«La situazione a Osimo è un vero spettacolo di “efficienza” amministrativa». A dirlo, tra virgolette, è Roberta Ripanti, attivista Movimento 5 Stelle di Osimo.
«Da giugno – prosegue -, il nuovo sindaco Francesco Pirani ha iniziato il suo mandato con una serie di mosse… curiose. Tra lotte di potere e accordi improbabili, il consiglio comunale si trova spesso bloccato per mancanza di numeri. E quando serve, viene persino rispolverato un regio decreto del 1915 per giustificare decisioni audaci. Nel frattempo, il prefetto tiene d’occhio la situazione, probabilmente in attesa del prossimo colpo di scena. In 127 giorni, il sindaco Pirani ha regalato alla città una crisi storica e una collezione di perle degne di una sit-com politica. Il suo contributo all’innovazione si è manifestato principalmente in formato audio, tra WhatsApp vocali e commenti poco istituzionali, come un leader della vecchia scuola… ma con il microfono sempre aperto. Un vero cambio di passo, tanto decantato durante la campagna elettorale. Ogni consiglio comunale è diventato una nuova puntata di questa amministrazione, sempre in balia di eventi creati dalla stessa maggioranza. È evidente la scarsa conoscenza delle problematiche locali: partecipano ai consigli di quartiere per capire le diverse questioni e tornano a palazzo comunale per studiare le normative da esporre nei consigli successivi, cercando così di guadagnarsi l’approvazione dei cittadini. E quando non sanno cosa dire, chiamano in aiuto la Consigliera Glorio, altra candidata sindaco, che, con la sua preparazione, riesce a chiarire la situazione. Un tarlo incombe nelle nostre menti: perchè questa amministrazione di destra, con la sua filiera tanto sbandierata in campagna elettorale, continua a porgere la mano alle opposizioni, pur di mantenere una maggioranza che fa acqua da tutte le parti? Non possiamo dimenticare il discorso di Latini nell’ultimo consiglio del 28 ottobre, un capolavoro di pentimento retroattivo e di scuse postume. Gli ultimi dieci anni di “troppo impeto” sembrano ridotti a un piccolo eccesso di entusiasmo, un lieve incidente di percorso. Un decennio di “ferocia” verso Pugnaloni si conclude con un sincero “scusa, caro” che appare più come un “forse ho esagerato un po’, ma con stile”. E poi quel richiamo alla “pacificazione” per Osimo: come dire, ora che abbiamo messo tutto a ferro e fuoco, pensiamo a ricostruire. Se la nostra “vittoria mutilata” lascia un po’ di amaro in bocca, pazienza: almeno è stata una mutilazione con un tocco di classe! Mentre i giochi politici continuano, i cittadini osservano divertiti e esasperati la gestione delle infrastrutture e dei servizi, con molte questioni ancora sospese e una grande curiosità su come andrà a finire. Insomma, un intrigo politico che sembra più una soap opera che un’amministrazione comunale».



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