E’ stato proclamato per venerdì prossimo, 8 novembre, un nuovo sciopero nazionale della durata di 24 ore del servizio di Trasporto Pubblico Locale per il mancato rinnovo del Ccnl Autoferrotranvieri. La mobilitazione è stata indetta dalle segreteria nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro senza il rispetto delle fasce di garanzia. «La lotta per il rinnovo del Ccnl è arrivata ad una svolta importante e decisiva. – fanno sapere in una nota Dopo oltre vent’anni, come già sapete, ci troviamo ad affrontare una giornata di sciopero di 24h il giorno 8 novembre 2024, oltretutto in un periodo storico che si riversa verso battaglie e dissidi in costante aumento.- fanno sapere le organizzazioni sindacali – Le difficoltà che tutti noi attraversiamo, i disagi e le complicazioni inerenti a questa professione, mal si conciliano con le resistenze delle associazioni datoriali da una parte, e dei governanti dall’altra. Ci sia permesso di dire che, purtroppo, le aziende non comprendono che questa forma di contrasto va anche contro i loro interessi, perché se la “battaglia” va a buon fine (e dovrà essere così) ci troveremo tutti con dei vantaggi, non più semplicemente utili, ma assolutamente necessari. Per tutti. Maggiori introiti per i lavoratori, ma anche per la parte datoriale. Un impegno che le nostre organizzazioni svolgono a 360°, nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie».
Tuttavia, le indicazioni della Commissione di garanzia impongono, nelle fasce che già si utilizzano di solito nella Regione Marche – ore 5.30, 8.30 e 17.30 20.30 – a presenza dei cosiddetti “servizi minimi” stabiliti nel 30% del servizio. In questi servizi ricadono quelli per invalidi, bambini delle scuole dell’infanzia ecc. Oltre ad alcune corse di linee portanti individuate dalle Consortili.
«Abbiamo cercato di contrattare con le aziende quali potessero essere i servizi (seppur minimi) da effettuare, ma non siamo addivenuti a nessun accordo. Pur con tutta la buona volontà, il dialogo, e anche qualche discussione aspra. – prosegue il comunicato – Pertanto sara’ compito e responsabilità’ delle aziende comunicare nei tempi previsti dalla legge 146/90 ai cittadini i servizi assolutamente indispensabili individuati per la Regione Marche nelle fasce orarie dalle 5,30 – 8,30 e dalle 17,30 – 20,30 secondo i seguenti criteri: i servizi di trasporto urbano ed extraurbano mediante l’utilizzo del 30% del personale viaggiante, normalmente impiegato durante le fasce orarie previste localmente, i collegamenti con le stazioni ferroviarie e marittime; il personale strettamente indispensabile per garantire la funzionalità logistica (articolo 13, lett. a), l. n. 146/90); i servizi di collegamento con gli aeroporti nonché tutto il personale adibito ai servizi specializzati di particolare rilevanza sociale, quali il trasporto per i disabili e il trasporto con scuolabus degli allievi delle scuole materne ed elementari. Alcuni di voi potrebbero, quindi, essere chiamati ad effettuare una piccola parte di corse. Chiaramente noi, seppur impegnati in una forte manifestazione nella Capitale, rimaniamo a vostra completa disposizione. Per noi tutti, per il nostro futuro» concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro. La percentuale di adesione allo sciopero in occasione della precedente mobilitazione indetta dalla Federazione sindacale dei trasporti è stata dell’83,5% del personale interessato, ricorda Conerobus.
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