di Francesco Cittadini*
Prima di analizzare i numeri e i risultati della classifica è doveroso ricordare che si tratta della prima edizione dopo la scomparsa di Francesco Merloni, figura di riferimento delle ultime presentazioni e legato indissolubilmente anche alla Fondazione che porta il nome di suo padre, Aristide Merloni, un ente che arricchisce il panorama regionale e che riveste un ruolo primario nella promozione e nello sviluppo della cultura imprenditoriale territoriale.
Lo studio mette in evidenza il rallentamento del quadro congiunturale dopo l’esaurimento della fase di rapida ripresa che aveva caratterizzato il biennio 2021-2022. Ricordiamo che nel 2023 la crescita del Pil italiano in termini reali si è fermata al +0,9% mentre quello regionale allo 0,6%. Anche nel 2023 le principali imprese manifatturiere hanno continuato ad incrementare gli occupati con una crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente.
Secondo quanto indicato dalla Fondazione, i criteri di inclusione delle imprese nella classifica, invariati rispetto alle precedenti edizioni, si basano su un duplice criterio, dimensionale e territoriale. Con riferimento al criterio dimensionale nella classifica sono considerate le prime 500 imprese per valore delle vendite. Sono incluse le imprese appartenenti a tutti i settori di attività con la sola esclusione degli istituti di credito a causa della disomogeneità degli schemi di bilancio rispetto alle società appartenenti agli altri settori. Con riferimento al criterio territoriale sono incluse nella classifica le imprese che hanno la principale sede operativa nelle Marche, indipendentemente dalla proprietà e dalla sede legale.
A livello regionale, ancora una volta, le prime tre posizioni della classifica sono rimaste invariate ovvero, in ordine, Ariston, Conad Adriatico e Tod’s, tutte in aumento ma non più le sole oltre il miliardo di euro di vendite: si aggiunge infatti a questo terzetto anche la società Magazzini Gabrielli. Da sottolineare la crescita impetuosa di Ariston Group, con un +30% di fatturato e il superamento di quota 3 miliardi. Fuori dal podio, soprattutto per l’impatto occupazionale che hanno, vanno sottolineate le riduzioni nel volume di affari di Profilglass e Biesse. Ottima la performance di Renco, che opera nel settore dell’impiantistica e delle costruzioni, cresciuta di oltre il 33%.
Qui il link per la consultazione della classifica: https://www.fondazionemerloni.it/wp-content/uploads/2024/11/Classifica_2023.pdf
* Francesco Cittadini – Dottore Commercialista – Tartuferi & Associati
Classifica imprese: Finproject si conferma. Grandi balzi per RemaTarlazzi ed Edif
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