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Il sindaco rimescola e rafforza le deleghe:
‘Sanità’ a Bordoni, ‘Contenzioso’
a Sabbatini e ‘Patrimonio’ a Strappato

OSIMO – Francesco Pirani le ha assegnate ai tre assessori latiniani ‘spostandone’ una e istituendone due nuove. Sul fronte delle trattative politiche l’accordo in maggioranza è quasi fatto. Giovedì c’è attesa per l’udienza al Tar Marche sul caso del Regio Decreto

Il sindaco Francesco Pirani (al centro con la cravatta) con i 7 assessori della sua giunta

 

Mentre sono ancora in corso le trattative tra i vari gruppi della maggioranza al governo di Osimo per trovare l’accordo e proseguire sereni nel percorso di legislatura fino al 2029, il sindaco Francesco Pirani apporta piccole modifiche nelle mappa delle deleghe di giunta. Il primo cittadino ha ravvisato l’opportunità di conferire agli assessori ‘latiniani’ Matteo Sabbatini e Monica Bordoni ulteriori deleghe assessorili. rimescolando in una visione logica i settori da seguire. Ha deciso di togliere la delega di funzioni in materia di Patrimonio a Sabbatini per conferirla all’assessore Paolo Strappato, anche lui in quota liste civiche di Dino Latini. A Matteo Sabbatini il sindaco ha invece ‘conferito’ la delega al Contenzioso che fino ad oggi non era stata presa in considerazione, mentre alla vice sindaco Monica Bordoni ha assegnato quella in materia di Sanità. Anche questa mancava all’appello. Dopo questi piccoli ritocchi, che non sembrano dettati da motivazioni politiche ma semmai pratiche, ecco, quindi, come cambia la distribuzione degli incarichi nella giunta osimana.

Monica Bordoni

A Monica Bordoni è stata attribuita la delega delle funzioni non esclusive del sindaco in materia di Partecipazione democratica, Scuola, Trasformazione digitale, Politiche comunitarie, Progetti Pnrr Tutela degli animali, Servizi informatici e ora anche Sanità. Matteo Sabbatini detiene le deleghe Finanze Bilancio, Societa’ partecipate e ora anche Contenzioso mentre Paolo Strappato ora seguirà i settori Urbanistica, Servizi demografici, Attività economiche, Mercati, Edilizia e anche Patrimonio. Restano invariati, invece, gli Assessorati seguiti da Federica Fantasia (Servizi sociali, Cultura, Terzo Settore e Famiglia), Sandro Antonelli (Lavori pubblici, Ambiente, Manutenzioni, Risparmio energetico, Transizione energetica, Igiene urbana, Verde pubblico, Comunità energetiche rinnovabili), Graziano Palazzini (Sport e Politiche giovanili) e da Michela Staffolani (Polizia municipale, Viabilità, Trasporti, Sicurezza urbana, Protezione civile e Pari opportunità)

Paolo Strappato

Il sindaco, come in passato, si è riservato «le competenze relativamente a quanto non espressamente delegato» si legge nel decreto di nomina firmato ieri. Il ‘rimescolamento’ delle deleghe dovrà essere comunicato per legge nel prossimo Consiglio comunale che ormai sarà convocato dopo l’udienza al Tar Marche, fissata per dopodomani 7 novembre. Com’è noto i giudici amministrativi sono chiamati a decidere nel merito del ricorso presentato dalle opposizioni di centrosinistra contro gli atti consiliari delle surroghe dei tre consiglieri dimissionari approvati grazie a un articolo del Regio Decreto lo scorso 13 settembre.

Matteo Sabbatini

Sul fronte politico, sembra arrivato quasi a un punto di svolta il brainstorming che va avanti da giorni tra i vari gruppi di maggioranza, soprattutto quelli afferenti alla coalizione di Sandro Antonelli e al nucleo storico delle liste civiche di Dino Latini. Ci sarebbero l’ok per la formazione del gruppo unico consiliare e garanzie concrete per il sostegno alle future azioni dell’amministrazione Pirani. Nella prossima seduta consiliare non ci sono solo da votare le linee programmatiche di governo 2024-2029 ma anche la variazione di bilancio per sostenere le spese di revisione dei Tiramisù e renderlo fruibile h24, quelle per allestire il cartellone natalizio e la stipula di un nuovo contratto Global Service tra Comune e la società partecipata Osimo Servizi. Qualora poi i giudici del Tar Marche bocciassero l’operazione Regio Decreto, la maggioranza dovrà per forza poter contare  sul numero legale in aula (13 voti) per sistemare eventualmente  in autotutela la surroga dei tre consiglieri dimissionari. Ed è già stata soppesata dalla maggioranza anche l’evenienza di riportare gli atti nella Sala Gialla per rivotarli e per sanare le singole posizioni, se all’occorrenza sarà richiesto.



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