Gli animalisti di Osimo denunciato la morte di falco lanario di specie protetta, impallinato da un cacciatore. «E’ stato vanificando il duro lavoro che viene svolto ogni giorno da persone che si occupano del progetto di ripopolamento di questo magnifico falco ormai sull’orlo dell’estinzione» scrive sul gruppo fb ‘Osimo Speaker’s Corner’ la fotografa naturalista Nilvana Pasqualini, particolarmente sensibile ai temi della salvaguardia della biodiversità.
«Si chiamava Calogero, liberato a luglio, grazie al progetto di ripopolamento finanziato dal Life Lanner ed era ormai diventato autonomo e indipendente. – racconta – Gli ultimi punti Gps erano arrivati in corrispondenza di una villetta nel territorio osimano dove è stato trovato poi morto. La proprietaria di un’abitazione limitrofa all’area di interesse, lamentava l’assidua presenza di cacciatori che sparavano regolarmente vicino alla sua proprietà, e nello stesso terreno non è stato difficile trovare decine di cartucce maleducatamente abbandonate, compreso un colombaccio abbattuto e non recuperato, probabilmente a causa della presenza degli operatori impegnati nella ricerca».
La carcassa del lanario è stata sottoposta ad accertamenti «che hanno confermato la presenza di pallini da caccia nel corpo dell’animale. Credo che alla base di questi atti criminali ci sia tanta ignoranza, disinformazione e crudeltà. E’ impossibile confondere un falco con un’altra specie cacciabile. Purtroppo, ci sono cacciatori che pur essendo consapevoli che alcune specie siano protette, sparano ugualmente, convinti di non essere scoperti o pensando di non subire conseguenze» commenta con amarezza Pasqualini postando una bella immagine di ‘Calogero’. Sono in corso indagini.
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