Ristoro dei danni post alluvione del settembre scorso che ha gravemente colpito la Valmusone in particolar modo Osimo, Camerano, Ancona , Numana , Loreto: oggi i deputati del Pd, Irene Manzi e Augusto Curti hanno presentato un emendamento all’articoli 93 della prossima Finanziaria per garantire fondi alle aree colpite. «Al fine di far fronte all’emergenza derivante dall’alluvione che ha colpito i territori delle Marche a partire dal 18 settembre 2024, per il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza con Delibera del Consiglio dei Ministri in data 21 settembre 2024, è autorizzata la spesa di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, allo scopo di realizzare gli interventi previsti dall’articolo 25, comma 2, lettere a), b), c), d) ed e), del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 nonché per far fronte agli interventi della ricostruzione. – recita l’emendamento – All’onere derivante dal presente articolo/comma, pari a 120 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato ai sensi dell’articolo 121, comma 2, della presente legge».
Li ringrazia pubblicamente, l’ex sindaco e consigliere comunale dem di Osimo, Simone Pugnaloni. «Stesso avverra’ al Senato da parte del senatore Francesco Verducci – scrive Dopo l’Assemblea tenutasi all’hotel Concorde dal Comitato Alluvionati con la regia di Andrea Pesaresi ed Arnaldo Ippoliti, resi la mia disponibilita’ ad invitare i parlamentari che conoscevo e ciascuno di loro aderi’ con la propria presenza prendendosi l’impegno ad elaborare una proposta o piu’ proposte senza colorazione politica in favore della popolazione colpita dalle forti pioggie del 18 e 19 settembre scorso. Una richiesta di finanziamento per 120 milioni di euro per chi e’ rimasto senza casa od ha avuto ingenti danni alla propria abitazione, per chi con grande fatica ha fatto ripartire la propria attivita’ economica sostenendo a proprie spese costi di ripristino del ciclo produttivo molto esosi, in favore infine degli enti locali per i danni subiti al patrimonio pubblico da salvaguardare.- conclude Simone Pugnaloni – Spero che anche I deputati del centro destra si impegnino con la loro proposta , cosi che poi il relatore della legge finanziaria possa porre in discussione una proposta che che tutto il Parlamento possa condividere in favore di cittadini ed imprese della Valmusone che oggi richiedono a gran voce un sostegno per la ripartenza che per ora e’ ricaduta sulle loro spalle».
Dino Latini, presidente del consiglio regionale che oggi si definisce “capogruppo del Gruppo consiliare Liste civiche Osimo”, annuncia in un post sui social invece che «sono finalmente partiti i lavori di realizzazione delle casse di laminazione per evitare allagamenti nelle frazioni di Osimo Stazione e San Biagio. Le piste di lavoro sono cominciate alla fine di via Osca Romero verso la collina che va su Santo Stefano. Sono le prime due vasche di espansione finanziate. E’ stato dato ieri l’assenso ai lavori dell’Astea per la sistemazione della frana su via d’Ancona. Prosecuzione dei lavori che dureranno almeno 40 giorni» conclude il capogruppo e leader del movimenti civici dei quali ieri aveva annunciato la fine, rasserenando molti.
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