Ennesima seduta consiliare nella Sala Gialla chiusa per mancanza del numero legale, proprio mentre si tentava di discutere per la terza volta le linee programmatiche di governo 2024-2029. Il sindaco Francesco Pirani è chiuso in una riunione con i suoi. Si concederà almeno altre 48 ore per valutare l’opportunità di rassegnare o meno le sue dimissioni. Avrà, poi, eventualmente 20 giorni di tempo per trovare una nuova maggioranza oppure a palazzo comunale arriverà un commissario prefettizio. Entro giovedì è attesa anche la decisione del Tar Marche sul ricorso contro il Regio Decreto.
Il sintomo dell’acuirsi della crisi politico-amministrativa che da 5 mesi blocca l’attività del Comune, si è manifestato poco dopo le 17 quando, a un’ora e mezza dall’inizio dei lavori consiliari, il presidente Stefano Simoncini, ha dovuto prendere atto che in aula erano seduti solo 9 consiglieri su 16 di maggioranza, mancavano all’appello 7 consiglieri della coalizione governativa (non solo i 4 latiniani) oltre ai 9 dell’opposizione di centrosinistra. La conta del numero legale è stata chiesta dalla consigliera Simonetta Tirroni (Lista Glorio) all’esito del voto su una mozione presentata dall’opposizione per chiedere di riattivare il servizio di rassegna stampa del Comune.
Mozione approvata all’unanimità, perché a breve il servizio sarà ripristinato, dai 20 consiglieri seduti, su 25, in quel momento nella Sala Gialla. All’atto della votazione si erano defilati i latiniani uscendo dall’emiciclo e qualcuno altro aveva lasciato il badge inserito. Una mossa che non è passata inosservata all’opposizione proprio in vista del voto sulle linee programmatiche di governo che di li a poco sarebbe stata formalizzata. E’ stata chiesta alle 16.50 la verifica del quorum e Stefano Simoncini in via preliminare ha sospeso per 10 minuti la seduta consiliare. Al rientro nella sala consiliare la maggioranza, dopo un mini summit abbastanza movimentato, si è presentata frammentata e sfilacciata, segno che l’accordo non c’era. Sono tornati a sedersi per la coalizione di governo solo il sindaco, il presidente del Consiglio con i consiglieri Taddei, Magi, Calcaterra, Longo, Pesaresi, Sallustio e Martini. Assenti invece Dino Latini, con i suoi colleghi di gruppo Monteburini, Carpera e Zagaglia, ma anche i rappresentanti di maggioranza Damiano Pirani, Angela Orsaletti e Lanfranco Migliozzi, alcuni di loro usciti dal palazzo per disbrigare impegni come il prolungamento del ticket del posteggio. Fuori all’aula sono rimasti anche i consiglieri d’opposizione Pugnaloni, Glorio, Andreoni, Pellegrini, Flamini, Donia, Tirroni, Verdolini e Spilli.
Spente le luci della Sala Gialla, il sindaco Francesco Pirani, scuro in viso è tornano nel suo ufficio ai piani alti del Municipio, mentre è iniziata una riunione politica a due tra Dino Latini e Sandro Antonelli per cercare di porre rimedio allo strappo. Poi è partito un vertice di maggioranza mentre è stata cancellata l’assemblea di quartiere prevista per questa sera a Santo Stefano. «In quei 10 minuti di sospensione della seduta abbiamo assistito a urla, pugni che battevano sul tavolo. Un clima molto molto teso e agitato – commenta Michela Glorio a nome di tutta la minoranza – Noi siamo sconcertati da questa situazione. Da agosto andiamo dietro all’approvazione di queste linee programmatiche che ancora non c’è come tanti punti importanti per la città. La situazione è immobile, la città è ferma. Una situazione che è molto grave. Il sindaco mantenga fede alla sua promessa, si dimetta e permetta l’arrivo del commissario prefettizio per portare avanti tutti gli atti necessari alla città».
Il Consiglio comunale si era aperto con la discussione di due interrogazioni una sull’auditorium Cinema Concerto e l’altra sulla riqualificazione del muro perimetrale del campo Diana presentate dalla consigliera Fabiola Martini e una terza sulla tensostruttura pressostatica da realizzare sull’impianto sportivo all’Aspio firmata dai consiglieri di centrosinistra. A tutte ha risposto l’assessore Sandro Antonelli. L’auditorium cinema Concerto non ha ancora il collaudo amministrativo per un contenzioso sorto con il consorzio di ditte sorto dopo contestazioni relative a finiture interne nel bagno che ha un soffitto di qualche centimetro di altezza inferire agli standard normativi e per il maniglione antipanico montato al contrario.«Elementi che hanno portato alla risoluzione del contratto per mancanza di collaudo amministrativo – ha spiegato Antonelli – e al contenzioso con il consorzio che si era aggiudicato i lavori. C’è già stato un incontro con i frati. I servizi devono essere messi a norma perché così non si può utilizzare la toillette. Ma la sala auditorium può essere fruirà perché il direttore dei lavori ha comunicato che il collaudo statico è stato fatto».
L’assessore ha poi annunciato che nella prossima pianificazione delle opere pubbliche sarà inserita la realizzazione della nuova illuminazione del Diana e la riqualificazione della mura transennata a 10 anni, mentre sebbene ci sia il progetto esecutivo e l’opera sia iscritta nel piano pluriennale, per ora non sarà appaltato il pallone pressostatico per il campetto di via Soderini «un’area a criticità idrogeologica per vicinanza all’Aspio, anche perché la zona dovrebbe presto essere interessata dai lavori di Autostrade per l’Italia per risolvere la questione idraulica e i tra i due cantieri potrebbero crearsi interferenze».
Nel corso della discussione oggi non sono mancate neanche le scintille tra il presidente Simoncini e l’ex sindaco e consigliere Pd, Simone Pugnaloni che in un intervento voleva puntualizzare alcune dettagli sulla questione dell’auditorium Cinema Concerto ma è stato richiamato a parlare solo dell’argomento posto in quel frangente a dibattito senza sconfinare fuori tema. «Siete proprio un’amministrazione di destra» ha tuonato il dem prima di uscire e poi rientrare nell’assise.
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