Due mostre, così da raccontare quelle donne che meritano memoria e visibilità, per i loro grandi meriti nelle arti e scienze e nella vita civile e che nonostante il loro esempio non trovano il meritato posto nelle nostre narrazioni, a partire da vie e piazze e toponomastiche cittadine.
Le due esposizioni, organizzate da Reti culturali Odv, prendono il via domani al Liceo artistico Mannucci con la presenza di Orlanda Latini assessora del Comune di Ancona alle Pari opportunità, e all’IIS Vanvitelli Angelini Stracca con Antonella Andreoli, assessora alle Politiche Educative del Comune di Ancona. Al Mannucci sono esposti 15 pannelli e all’IstVas 38, realizzati dall’associazione nazionale Toponomastica Femminile.
Entrambe le esposizioni saranno presentate da Danila Baldo, vicepresidente di Toponomastica Femminile e caporedattrice della rivista on line Vitamine Vaganti. Resteranno esposte sino a sabato 30 novembre, in spazi scolastici aperti a tutte le scolaresche, non solo quelle coinvolte, ampliandone quindi il coinvolgimento.
Questa iniziativa si pone come evento conclusivo di una serie di attività, realizzate per il progetto “La storia delle donne, i nomi delle donne – Focus sulla toponomastica femminile”, che ha visto collaborare le associazioni Reti culturali, Amad, Freewoman, Deputazione Storia Patria Marche, Terzavia e Associazione di Storia Contemporanea assieme a Toponomastica femminile, che cura sul territorio nazionale i censimenti di toponimi e odonimi femminili. L’evento ha il supporto del Comune Ancona, Forum Donne Ancona, Coop 3 e Csv Marche Ets nell’ambito dei progetti di formazione partecipata.
Fra le numerose attività realizzate per “La storia delle donne, i nomi delle donne” ci sono i webinar mensili a partire da gennaio 2024, gli incontri di sensibilizzazione nelle classi del Liceo artistico Mannucci e dell’IstVas, nella seconda metà dell’anno scolastico 2023-24, la pubblicazione “Dis-parità – dati, causa, pretesto”, stampata dal Consiglio regionale Marche nella collana “Quaderni”, che raccoglie le relazioni svolte, e che sarà distribuita gratuitamente, nonché il convegno di giovedì 14 novembre nella Sala del Consiglio comunale di Ancona.
«Negli spazi pubblici risuonano quasi solo nomi di uomini: chi attraversa piazze, vie, parchi ma anche sale di biblioteche o università incontra nel 90 per cento dei luoghi dedicati a persone nomi di uomini, a costante memoria del loro valore – ricordano le organizzatrici -. Sono quasi del tutto cancellati i nomi di scienziate, artiste, politiche, in una situazione che sminuisce il loro valore e indica con chiarezza, anche se spesso non a livello consapevole, chi la società consideri degno di memoria e chi sia considerata trascurabile. Ricordare negli spazi in cui viviamo il valore e il ruolo che le donne hanno nella società aumenterà la considerazione nei loro confronti e rafforzerà l’autostima, soprattutto per le giovani».
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