Disponibili a votare tutti i punti all’ordine del giorno del prossimo Coniglio comunale, anche quelli non sostenuti nella seduta dello scorso 11 novembre fatta saltare per assenza del numero legale, con l’obiettivo di ricomporre, risolvere la crisi amministrativa della maggioranza e con l’auspicio, in senso lato, che Francesco Pirani ritiri le sue dimissioni e torni a pieno titolo a lavorare come sindaco di Osimo. E’ questo, in sintesi, il contenuto della pec inviata questa mattina da Dino Latini, a nome del suo gruppo consiliare Liste civiche-Su la testa, al primo cittadino e al presidente del Consiglio Stefano Simoncini. Pirani, come annunciato, si trova fuori città in questi giorni e forse già domani o al massimo mercoledì tornerà a palazzo comunale.
All’indomani delle dimissioni il primo cittadino aveva già anticipato l’intenzione di convocare un Consiglio comunale per approvare la variazione di bilancio per finanziare le spese del cartellone natalizio. Proposta alla quale hanno già manifestato la propria disponibilità di voto i consiglieri comunali d’opposizione di centrosinistra. Anche la lista di maggioranza ‘Rinasci Osimo’ ha annunciato attraverso le parole del consigliere comunale Francesco Sallustio, in un video mesaggio che si farà « portavoce dell’esigenza di un eventuale ultimo consiglio comunale dove venga approvata una variazione di bilancio affinché siano stanziati i fondi per organizzare il periodo natalizio, così come richiesto da tanti cittadini ed esercizi commerciali. Inoltre, abbracciamo la richiesta dell’opposizione di prevedere sussidi per tutti coloro che sono stati danneggiati dall’ultima alluvione». I numeri, insomma, per fare passare il punto iscritto all’ordine del giorno ci sarebbero anche senza il supporto dei 4 latiniani in appoggio esterno alla maggioranza.
Il colpo di scena della mail di Dino Latini, nel tam tam politico che ne ha diffuso i contenuti, stamattina ha rimandato in quota però le speranze di un lieto epilogo e di un ripensamento per Pirani. Assessori e i consiglieri di maggioranza attendono gli sviluppi e il ritorno del primo in città per sondare il terreno, gli umori e mettere a fuoco meglio i contorni di questa operazione a mano tesa dei latiniani. Servirà un confronto diretto. Serpeggia, infatti, anche il dubbio che a quelle parole che appaiono sincere, sia invece sottesa ancora una volta una strategia che vada oltre l’ambito comunale e che miri a posizionamenti per le prossime elezioni regionale dell’autunno 2025.
Per ora, tra l’altro, è stata rispedita al mittente la richiesta avanzata da alcuni esponenti della coalizione di governo delle dimissioni dalla Sala Gialla dei consiglieri Latini, Carpera, Monteburini e Zagaglia che per mesi ha tenuto in scacco la maggioranza. «Non intervengo mai perché il silenzio vale più di mille parole in un momento veramente drammatico per la nostra città e gli osimani. Ma una cosa va detta a chi, in buona fede cerca soluzioni “giuste”, che tutti auspichiamo. Ma vi chiedo si può pensare di volere la dimissione di Consiglieri Comunali quale soluzione di ogni problema? – si domanda sui social Gilberta Giacchetti, presidente del CdA dell’istituto Campana nonché storica attivista delle liste civiche ed esponente del direttivo – È come negare la democrazia. Per chi non ricorda bene i fondamenti, la Democrazia e’ la forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti ( d. indiretta o rappresentativa ). Gli unici eletti dal popolo in una città sono i consiglieri comunali (oltre al sindaco). Cercate di ricordarlo. Le altre cariche possono essere revocate, il consigliere comunale no» rimarca Giacchetti.
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