Secondo l’Istat, da novembre 2023, sono in continuo aumento le chiamate valide al numero antiviolenza 1522. Nel primo trimestre 2024 le chiamate valide sono state oltre 17.800, in crescita dell’83,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre nel secondo trimestre si sono attestate a circa 15.000 (+57%). Le aggressioni di carattere sessuale, anche tra minorenni, sono in aumento e i femminicidi si ripetono, con una frequenza inaudita di uno ogni tre giorni: i dati del Ministero dell’Interno – aggiornati al 3 novembre 2024 – informano che da inizio anno sono stati 96 gli omicidi di donne, di cui 82 in ambito familiare e affettivo, e di cui 51 per mano di partner o ex partner. In questo 2024, salgono anche i reati sul web contro la persona (soprattutto di genere femminile), come sextortion (l’estorsione sessuale), circa 1200 casi e il revenge porn, 200 casi, entrambi in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023, oltre a reati legati allo stalking (intorno a 140 casi). Va poi considerato come, purtroppo, questi dati rappresentino solo la realtà dei casi denunciati, che nascondono quindi un sommerso di episodi non denunciati che farebbero aumentare il dato in modo esponenziale.
È per questi motivi che l’incontro “I segnali della violenza in ambito privato: come riconoscerli e affrontarli nella prospettiva della vittima e del soggetto maltrattante” che si svolgerà domani, mercoledì 20 novembre, alle ore 16.30, presso l’Aula B2 della Facoltà di Economia “G. Fuà”, vuole inserirsi tra le attività promosse per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’appuntamento è l’ultimo di una serie di incontri intitolata “Affettività e sessualità, parlarne è capire”, promossa dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università Politecnica delle Marche e dall’Associazione Studentesca Gulliver. L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sullo sportello virtuale anti-violenza, uno strumento adottato dall’Università Politecnica delle Marche per fornire informazioni, un punto di primo contatto e un supporto alle donne della comunità UnivPm, corpo studentesco, personale tecnico amministrativo, docente e di ricerca, in situazione di disagio e fragilità legati a episodi di violenza o molestie di carattere sessuale.
«Ogni forma di violenza è da condannare. Ma quella che colpisce le donne, a vari livelli e in molteplici forme, è particolarmente deprecabile – afferma il rettore, prof. Gian Luca Gregori – proprio perché basata sul rapporto di genere. I dati Istat lo dicono in maniera molto netta: le donne vittime di violenza sono in aumento e ciò è molto preoccupante e ci richiama tutti alla responsabilità. In questa giornata dedicata al fenomeno, voglio ribadire il forte impegno di tutto l’Ateneo per creare una comunità priva di disuguaglianze, di discriminazioni e di violenza». «In un momento così importante e all’interno di una settimana così importante – afferma la professoressa Camilla Mazzoli referente di Ateneo per le Pari Opportunità – in cui si celebra il contrasto alla violenza di genere speriamo che questo momento possa essere per la nostra comunità accademica occasione di consapevolezza, confronto e prevenzione verso ogni forma di violenza e abuso di genere».
“I segnali della violenza in ambito privato: come riconoscerli e affrontarli nella prospettiva della vittima e del soggetto maltrattante” prevede l’intervento tra i relatori di Margherita Carlini (C.A.V. Donne e Giustizia OdV Ancona); Elisa Gentili (Sostituto Commissario Squadra Mobile Questura di Ancona); Daniela Iscaro (Commissario Capo Funzionario Divisione Polizia Anticrimine Questura di Ancona). Modererà Chiara de Fabritiis (Presidente Cug UnivPm uscente). Per c “Il primo anno di attività dello Sportello Virtuale Antiviolenza”m interraanno Margherita Carlini, Camilla Mazzoli (Referente Pari Opportunità UnivPm) e Marco Cidda (Servizio Ict – Ufficio portali web istituzionali).
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