Nel corso del Consiglio comunale di ieri, 18 novembre, il consigliere Pd Andrea Vecchi ha chiesto delucidazioni in merito all’iniziativa “Piano Salute”, patrocinata dal Comune di Ancona, che prevede – dal 18 fino al 30 novembre – la possibilità per i cittadini che ne facciano richiesta di ottenere un “voucher” per essere sottoposti gratuitamente ad esami di laboratorio, a scopo preventivo, in tre strutture private di Ancona e una di Falconara. Vecchi, in particolare, ha chiesto chiarimenti sull’inserimento nel progetto di alcuni particolari laboratori e non di altri. L’assessore Manuela Caucci ha, così risposto che il Comune ha deciso di dare seguito ad una proposta avanzata, nell’ambito dell’ “Extra G7 Salute”, da un laboratorio analisi privato per la promozione, per un periodo di tempo limitato, di esami gratuiti alla popolazione tramite un “voucher” rilasciato da parte del medico curante, su richiesta dell’assistito.
«Il laboratorio ha proposto quest’iniziativa di prevenzione generale con un evento specifico che è rientrato nel cartellone ExtraG7, vista l’importanza delle attività che prevedevano, per noi è stato quasi automatico dare il patrocinio anche perché si forniscono dei servizi di prevenzione totalmente gratuiti.- ha spiegato l’assessore in aula – Preciso anche una cosa che com’è previsto dall’articolo 13 comma 4 del regolamento comunale, le realizzazione dell’evento è stata a esclusivo carico del laboratorio che ha presentato domanda di patrocinio. Le preciso inoltre che tutte le iniziative patrocinate sono automaticamente oggetto di comunicazione sui nostri canali istituzionali e social. Nelle corezione fatta nel comunicato i evidenziava che i medici di medicina generali interessati all’iniziativa potranno rilasciare ai loro assistiti dei vouch per effettuare gratuitamente tra il 18 e il 30 novembre gli screening. Campagna gestita in collaborazione con i medici di Medicina generale e mi riulta che ci ia tata anche una interlocuzione scritta tra i medici e chi era assunto la responsabiltià di divulgare tutto ciò tra medici di Medicina generale. La campagna sarà svolta in linea con i principi di appropriatezza prescrittiva e corretta individuazione della popolazione target con l’obiettivo di avvicinare concretamente la cittadinanza ai temi della prevenzione. Quindi si è trattato semplicemente di un patrocinio come ne facciamo tanti altri» ha concluso Caucci.
«Siamo basiti dal fatto che l’avvocato Caucci non abbia tenuto in debita considerazione il fatto che la promozione e pubblicizzazione, da parte di un Comune, di un soggetto privato, con esclusione di altre realtà, non solo sia inopportuno dal punto di vista politico, ma anche giuridicamente illegittimo. – scrivono in una nota i consiglieri del gruppo Pd – Ricordiamo che l’attività della pubblica amministrazione è retta dal principio di imparzialità, che impedisce di mettere in atto favoritismi e discriminazioni nel rapporto coi privati e cittadini. Inoltre, è incredibile come dell’iniziativa non sia venuto a conoscenza l’Ordine dei Medici di Ancona e, in particolare, la totalità dei medici di Medicina Generale, ma solo alcuni di essi, che hanno ricevuto la notizia. I quali, chiaramente, potranno avvantaggiare solo i propri assistiti e non altri».
I dem ricordano che la prevenzione è uno dei “pilastri” fondamentali della Sanità Pubblica, insieme alla Medicina Territoriale ed a quella ospedaliera, e dovrebbe essere sempre garantita gratuitamente a tutti. «Se un’iniziativa come questa, da parte di Laboratori analisi privati, potesse essere estesa a tutti i cittadini, gratuitamente, tutto l’anno, sarebbe il migliore dei mondi possibili. Chiaramente, però, questo non può accadere. Ecco, quindi, che questo progetto crea una diversità di trattamento tra cittadini, da una parte, e tra operatori della Sanità privata, dall’altra. Non è il tempo delle discriminazioni. Anzi, è il momento di fare scudo per proteggere la Sanità pubblica per tutti. Già ora esiste una disuguaglianza di fatto tra coloro che hanno disponibilità economica per esami diagnostici in prevenzione e chi deve scegliere, per farli, se rinunciare a beni di prima necessità. In questo contesto, è ancora più importante che un Comune operi con coscienza» incalza il Partito Democratico Gruppo consiliare di Ancona. Che rileva come «alle numerose interrogazioni in aula e sollecitazioni in commissione sul tema della “Salute Pubblica e Sanità”, l’assessore Caucci sia solita rispondere di non avere competenza in materia sanitaria, pur avendo una specifica delega anche sui rapporti con l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e con l’Inrca. In questa vicenda, invece, Caucci di Sanità si è occupata eccome, accordando una richiesta di patrocinio sbagliata, dal punto di vista politico e giuridico, e difendendola» conclude il gruppo consiliare Pd, Susanna Dini, Stefano Foresi, Federica Fiordelmondo, Mirella Giangiacomi, Giacomo Petrelli, Angelo Tomassetti e Andrea Vecchi.
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