La Giunta comunale di Ancona, nella seduta di oggi, ha approvato l’adeguamento Istat delle tariffe per loculi e ossarini per i cimiteri comunali di Ancona. L’adeguamento era stato deciso con una delibera del marzo 2022 con la quale si era dato mandato agli uffici comunali di procedere ad un riordino organico dei canoni concessori. Per articolare nuovamente i canoni sono stati presi in considerazione sia l’adeguamento Istat sia il costo di costruzione e manutenzione di loculi e ossarini. Le nuove tariffe andranno in vigore dal 1° gennaio 2025. Restano esclusi dall’aumento i casi di traslazione delle salme tumulate provvisoriamente nei cimiteri comunali nonché le salme che si trovano in loculi provvisori in attesa di riduzione. Gli aumenti andranno da un minimo di 289 euro ad un massimo di 486 euro per i loculi a seconda della fila; da 180 a 300 euro circa per gli ossarini a seconda della fila.
«Quanto sarà ricavato dalle concessioni cimiteriali dal prossimo anno andrà a finanziare il piano di interventi che prevede la manutenzione del patrimonio edilizio cimiteriale del Comune di Ancona, sia nel cimitero centrale di Tavernelle che nei cimiteri frazionali con opere di natura straordinaria» ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Tombolini. Il canone, come detto, copre tutti i 30 anni di concessione del loculo o dell’ossarino. Il pagamento di loculi e ossarini potrà essere rateizzato in 3 rate per coloro che possiedono un Isee pari o inferiore ai 30 mila euro. (Tale rateizzazione e’ corrisposta secondo la seguente modalita’: il 5% dell’importo totale è dovuto alla stipula del contratto; entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto dovra’ essere corrisposto il 40% dell’importo totale ed il saldo – 55% dell’importo totale – dovra’ essere corrisposto entro 24 mesi dalla data della stipula del contratto).
«Per coloro che versano in temporanea e obiettiva difficoltà economica, potrà essere suddiviso anche in 18 rate. Le modifiche al regolamento, realizzate dalla Giunta Silvetti, portano la suddivisione dei pagamenti dai tre previsti inizialmente a 18 nella nuova normativa in caso di difficoltà finanziaria. Gli aumenti dei canoni sono calcolabili in poco più di un euro al mese per trent’anni di concessione e sono dovuti all’adeguamento Istat e ai costi di costruzione» in una nota afferma l’assessore ad AnconaServizi, Daniele Berardinelli.
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