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Fibromialgia: convegno
dell’associazione Afi
con le famiglie dei malati

ANCONA – L’appuntamento è sabato nella sala consiliare del Comune. L'obiettivo è promuovere la conoscenza della sindrome altamente invalidante e la comunicazione nella famiglia, con i medici e con i caregiver

La Sala del Consiglio comunale di Ancona (foto d’archivio)

 

Le assessore alle Politiche socio sanitarie, Manuela Caucci e alla Famiglia, Orlanda Latini, sono al fianco dei malati di fibromialgia e della loro famiglie per contribuire alla diffusione della conoscenza della patologia e per coinvolgere e sostenere i familiari dei malati e i caregiver nel percorso di cura e assistenza. Organizzato dalla associazione Fibromilagia Italia odv, sezione di Ancona, con il patrocinio del Comune, l’incontro -esteso alla cittadinanza- si terrà sabato prossimo, 23 novembre, con inizio alle ore 9:30 nella sala consiliare del Comune.

Dopo l’intervento delle due amministratici comunali il programma prevede quello del responsabile scientifico della associazione, dott. Maurizio Massetti (resp. Uosd Terapia del dolore Ast Ascoli Piceno) su “Diagnosi e trattamento della Fibromialgia: un percorso di supporto familiare”; quindi quello della presidente Afi OdV e counselor Antonella Moretto su “Fibromialgia e Counseling: come cambia la relazione e la comunicazione nel sistema famiglia” e infine della dott.ssa Annamaria Frascati, infermiera con funzione organizzativa Ast Ancona su “Dolore cronico e strategie per il caregiver”

Definita la sindrome dei cento sintomi la fibromialgia è una malattia cronica non infiammatoria  che si caratterizza per dolori muscolari diffusi e spesso in associazione ad una molteplicità di altri sintomi quali affaticamento costante, disturbi del sonno, deficit di memoria e concentrazione, depressione. Colpisce una percentuale che varia dal 2 al 5% della popolazione in età lavorativa, in particolare donne. I sintomi possono comparire in modo graduale e aggravarsi con il passare del tempo, oppure esordire improvvisamente dopo un evento scatenante, come un trauma fisico e/ o psicologico (una violenza subìta, nel caso di molte donne) o un’infezione. Non esiste una terapia medica specifica, tuttavia alcuni farmaci- in particolare miorilassanti associati a terapie e trattamenti quale l’ozonoterapia, l’ utilizzo di cannabis, di integratori naturali e una nutrizione mirata possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita, soprattutto se associati ad attività fisica mirata, mai eccessiva.

«Le cause esatte dell’insorgenza della fibromialgia- spiega la presidente Afi Antonella Moretto che si fa portavoce anche delle due patologie “sorelle” Mcs- Sensibilità chimica multipla e stanchezza cronica, riconosciute nella legge regionale 38/17) non sono note, ma l’ipotesi è che una serie di fattori genetici e ambientali possano concorrere allo sviluppo della malattia, altamente invalidante. E’ accertato che alla base del dolore cronico ci sia una compromissione del modo in cui il cervello processa lo stimolo doloroso: la sindrome colpisce il sistema nervoso centrale che non trasmette correttamente i dati al sistema periferico. L’iter per l’ accertamento della patologia è lungo e la diagnosi è differenziale, sulla base dei sintomi che la persona ha, dovendo distinguere se attiene una patologia in particolare oppure specificamente la sindrome fibromialgica. E’ importante fare informazione sulla fibromialgia, a partire dai medici di base, coinvolgendo più figure specialistiche (occanto al reumatologo- oggi specialista di riferimento- e al terapista del dolore, l’endocrinologo) e promuovere la comunicazione all’interno delle famiglie». Per partecipare all’incontro, che si concluderà alle 13:00 è gradita la prenotazione a afiodv@libero.it o 340 5292000/ 347 5921731.

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