Sicurezza e innovazione si fondono all’Iis. ‘Volterra-Elia’ di Ancona, grazie ad un sistema efficiente e pratico di adeguamento sismico delle strutture scolastiche che permetterà alle attività didattiche di proseguire durante i lavori che sono stati appaltati dalla Provincia di Ancona. Per la riqualificazione sismica dei corpi B e C dell’istituto scolastico, le cui costruzioni risalgono rispettivamente al 1963 e 1970, è stato scelto infatti il metodo dell’isolamento alla base, non invasivo e che potrà portare benefici concreti agli edifici senza spostare le lezioni e i 1170 studenti iscritti per l’anno scolastico 2024/2025. I lavori, promossi e gestiti dalla Provincia di Ancona, sono stati finanziati con fondi a valere sul Pnrr e su Fondo Opere Indifferibili (Foi) per un ammontare totale di 9.252.881 di euro e si concluderanno entro marzo 2026.
«La straordinarietà dell’intervento – commenta il presidente della Provincia Daniele Carnevali – consiste non solo nell’adeguamento sismico con isolatori alla base, di per se già innovativo, ma il fatto che lo stesso viene realizzato su un edificio esistente e non di nuova costruzione, di dimensioni enormi (basti pensare che agiremo su circa 200 pilastri) e il tutto verrà realizzato in estrema sicurezza senza far perdere un giorno di scuola ai ragazzi. Veramente complimenti alla ditta, al progettista e all’ufficio patrimonio della Provincia di Ancona».
La tecnica dell’isolamento alla base consiste nell’inserire degli appoggi – detti isolatori sismici – alla base, appunto, dei pilastri in cemento che compongono la struttura portante dell’edificio. I pilastri, in caso di sisma, possono così deformarsi evitando rotture e assorbendo la quasi totalità dell’energia proveniente dal suolo, mentre vengono limitati i danni alle strutture in superficie. Le valutazioni tecniche, condotte su input della Provincia dal 2020, hanno dimostrato la bontà di questo sistema anti-sismico per gli edifici del ‘Volterra’, grazie a diversi vantaggi. Gli interventi strutturali saranno, infatti, ridotti al minimo, così come le aree interdette alle attività scolastiche; in caso di sisma, si riduce la probabilità per gli edifici di subire danni profondi, e dunque le attività didattiche possono proseguire.
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