«Non cambierà nulla: io non ritiro le mie dimissioni». A meno di ore dal Consiglio comunale di quella che sembrava un ritrovata armonia in maggioranza, Francesco Pirani rompe gli indugi per chiarire la sua posizione di sindaco dimissionario di Osimo, poco intenzionato, almeno al momento, a tornare suoi suoi passi. Sono state accettate le scuse formulate in aula da Dino Latini anche per il suo gruppo consiliare dopo 5 mesi di incomprensioni che hanno immobilizzato la macchina amministrativa. E’ evidente, però, che tutte le tessere del mosaico non hanno ancora trovato il loro posto e la crisi di maggioranza non è del tutto superata.
«Forse ci sarà la possibilità di andare verso quella che è la condizione che io chiedo, vale a dire quattro anni e mezzo di certezze in Consiglio comunale sulla corta dei progetti racchiusi nelle linee programmatiche di governo che ieri abbiamo votato in aula. – prosegue Pirani al telefono – Non sono disposto, però, ad affrontare incertezze, periodi di tranquillità alternati magari ad altri di contrasti che potrebbero seguirne. E questo lo sottolineo non tanto solo per me come persona ma perché comunque queste situazioni altalenanti impedirebbero un’azione amministrativa che invece ha bisogno di una grande coerenza e solidità politica. Altrimenti non si va da nessuna parte».
Insomma la convivenza di due personalità forti nella Sala Gialla rischia di essere ancora conflittuale e uno dei due dovrà abbandonare il terreno di scontro. Latini ieri ha chiarito che valuterà se dimettersi, Pirani ha tempo fino al 3 dicembre per confermare o meno la sua intenzione di lasciare. Se non cambierà idea riconsegnerà le chiavi della città al prefetto e verrà nominato un commissario che traghetterà la città verso le urne alla prima data utile per convocare i comizi elettorali per le Amministrative, quella della primavera 2025.
Durante la seduta consiliare di ieri il consigliere d’opposizione Mauro Pellegrini (Pd) ha offerto la sua interpretazione della situazione politico-amministrativa osimana parlando di due narrazioni che sono seguite alla dimissioni del sindaco. «La prima lettura è quella del Pirani che come un San Sebastiano martire cade sotto le frecce del cattivissimo Latini, la seconda si riporta all’interpretazione freudiana dell’omicidio del padre. Pirani e Antonelli vogliono uccidere il padre per mettere fine all’orda paterna, perché solo così si cresce, come spiega Freud nel suo celeberrimo libro ‘Totem e tabù’. – ha fatto osservare Pellegrini – La verità, però, sta sempre nel mezzo. Vorrei sentire da voi maggioranza del perché non andate d’accordo. Se votate queste linee programmatiche forse il sindaco ritira le dimissioni? Non ci voleva ne Freud ne un genio per capire che fare quell’apparentamento al ballottaggio sarebbe stato complicato, dopo tutto quello che si siete detti e scritti in pubblico. Oggi nessuna delle due parti, ne il martire, ne il padre di ‘Totem e Tabu’ possono scansare tutte le responsabilità. L’accordo l’avete fatto ma sapevamo tutti che non c’erano le basi perchè durasse. C’erano troppe diversità e fratture personali. Dovreste fare tutti un mea culpa. La città vorrebbe sapere se ci sono altre questioni.- ha concluso Mauro Pellegrini – Se si vota dopo un anno, questo fa crescere la disaffezione nella politica. Credo che comunque vadano le cose, sia che il sindaco confermi le dimissioni , sia che le voglia ritirare, su questo punto non potete fare finta di nulla. Se viene il commissario, sono cose che possono capitare, non è un’onta però non si può essere silenti».
Nel corso dei lavori consiliari è stata ritirata la mozione del Pd che chiedeva di prendere le distanze dalla frase di stampo nazista pubblicata sui social dal un consigliere di maggioranza. Atto che la maggioranza ha emendato con le correzioni proposte dal consigliere Calcaterra (FdI) e che i dem hanno rigettato, decidendo di non votarlo dopo le modifiche del contenuto.
Le risposte della maggioranza ottenute dalla capogruppo del Pd, Paola Andreoni sulla conferenza di servizi interlocutoria relativa ai due nuovi impianti a biometano di via Coppa e di Casenuove non hanno convinto i rappresentanti del comitato di protesta che hanno assistito al dibattito seduti tra il pubblico. «Basterebbe dire no agli impianti eccependo che è inaccettabile la richiesta di sviare il traffico su via Striscioni, chiesta dalla società che vuole realizzarli come viabilità alternativa, oppure per le strade del centro storico. Basterebbe questo all’Amministrazione comunale per dare parere negativo. – ha obiettato Andreoni – Ci raccontate che dobbiamo aspettare il parere dell’Arpam per i rumori. Vi siete ben guardati per quella che è la vostra competenza, ma vi affidate ai pareri di altri enti. Date un risposta dignitosa ai cittadini, nel certificato dell’assetto territoriale mi risulta che siano sono emerse criticità sia sul Ppar e idrogeologico. Fate vostre le istanze della nostra comunità in maniera chiara».
Sono stati infine approvati con i voti di maggioranza anche la variazione al bilancio di previsione e l’aggiornamento al Programma triennale dei lavori pubblico. «Abbiamo ridotto le spese che l’anno scorso ammontavano 235.000 euro per il cartellone degli eventi natalizi. Quest’anno abbiamo previsto 120.000 euro optando per certe scelte di responsabilità come ad esempio la corsa aggiuntiva per il trasporto scolastico.- ha spiegato l’assessore Matteo Sabbatini – Per le annualità 2025 occorre segnalare l’incremento di spesa per il rinnovo del contratto di servizio con la Osimo Servizi potenziandolo, e visto che poi sono state censite e tutte le aree acquisite negli anni a patrimonio comunale e sono aumentate ,che c’è stato un adeguamento prezzi al preziario regionale visto che i prezzi erano fermi dal 2019. Quindi questo lavoro va nell’ottica di avere sempre un miglioramento dei servizi da parte della società anche per i prossimi anni e sono stati applicati diversi capito di spesa sia per il 2025 -2026 considerato che il contratto di servizio partirà con la nuova annualità» ha chiuso.
L’aggiornamento programma dei lavori pubblici 2024-2026 è stato invece illustrato all’assessore Sandro Antonelli. «Normalmente all’interno di questo piano vanno inserite tutte le opere pubbliche hanno un importo superiore a una soglia di 150mila euro ma per trasparenza abbiamo inserito anche opere che hanno in colpo inferiore e che sono ritenute importanti. – ha specificato Anctonelli – E’ stato integrato per gli interventi di ‘somma urgenza’ per i danni causati dagli eventi alluvionali del 18 settembre. Poi c’è la manutenzione e revisione ventennale dell’impianto di risalita. Un intervento importante pe un importo di spesa di 3 milioni di euro. Una parte delle risorse poi vengono prelevate dagli oneri di urbanizzazione per 1.715.000 euro circa. Poi ci sono gli episodi che venivano dall’acquisizione di mutuo per 2.230.000 euro, un avanzo libero di 5.867.000 euro per un totale di 9.683.000 euro. Nel nell’ambito dell’elenco delle opere già pianificate ricordiamo la ristrutturazione della vecchia ala della scuola di via Santa Lucia, i nuovi spogliatoi del campo di San Biagio, la nuova rotatoria di via Linguetta, l’aggiornamento del nuovo Museo del Covo, la manutenzione straordinaria del Tiramisù, il completamento dei by pass Abbadia, la manutenzione straordinaria del maxi parcheggio e – ha concluso – l’aggiornamento della nuova Primaria di Campocavallo». In serata la seduta è stata sospesa ed è stata aggiornata a domani mercoledì 28 novembre per esaurire tutti i punti dell’ordine del giorno, dal bilancio partecipato alla nomina del Collegio dei Revisori dei conti.
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