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‘La Battaja del Porcu’
raccontata in un fumetto

OSIMO- Sabato nella sala conferenze dell'Hotel La Fonte sarà presentato il volume realizzato dalla matita graffiante e ironica di Stefano Simoncini, ex sindaco e attuale presidente del Consiglio comunale, che omaggia l'opera di Benedetto Barbalarga a 100 anni dalla prima pubblicazione. La storia della guerra tra anconetani e osimani per un maiale che passò il confine grufolando è realmente accaduta

La copertina del volume a fumetti

 

Verrà presentata sabato prossimo, 30 novembre, alle ore 18 presso la Sala Conferenze dell’Hotel La Fonte di Osimo l’ultima fatica del vignettista osimano Stefano Simoncini, già sindaco e attuale presidente del Consiglio comunale: un fumetto ispirato al celebre poema in vernacolo osimano di Benedetto Barbalarga “La Battaja del porcu”. È l’omaggio di Stefano Simoncini alla straordinaria opera del “Fiu de Pietru”, pseudonimo scelto dal Barbalarga, a cento anni esatti dalla sua prima pubblicazione avvenuta nel 1924.

La Battaja del porcu racconta, con grande verve ironica, della vittoria riportata in una feroce guerra dagli osimani sui rivali di sempre, gli anconitani appunto. Guerra realmente avvenuta nel 1477 e culminata nella battaglia del 27 giugno quando, pur in inferiorità di uomini e mezzi, i Senza Testa comandati del celebre capitano di ventura Boccolino di Guzzone, sconfissero le schiere doriche guidate da Astorgio Svottivoli.

Stefano Simoncini

I fatti realmente accaduti sono stati narrati in un carme in latino dal titolo De caede et conflictu Anconitanorum et Auximatum” (La sanguinosa guerra tra anconetani e osimani) dallo storico osimano Antonio Onofri testimone oculare di quei giorni e riadattati dall’opera di Benedetto Barbalarga, ingegnere e letterato (Osimo, 1887 – Osimo, 1951). Simoncini traduce la storia della battaglia reinterpretata dal Barbalarga, in un fumetto, conservando la narrazione originale del poema dialettale e integrandolo con momenti umoristici frutto dalla sua vena artistica. Il volume è arricchito da due eccezionali contributi: la prefazione dello storico osimano Massimo Morroni e la postfazione del celebre scrittore Gilberto Severini.

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