In occasione della Giornata mondiale del suolo, l’Ordine dei geologi delle Marche lancia un appello per proteggere il territorio regionale, sempre più minacciato dal consumo di suolo e dalla fragilità idrogeologica.
«I dati del rapporto Ispra 2024 mostrano un aumento significativo del consumo di suolo nella regione, con un totale di 65.144 ettari persi nel 2023, pari al 6,9% del territorio regionale. Tra il 2022 e il 2023 sono stati consumati 260 ettari, un dato che rappresenta una densità di 2,79 metri quadrati per ettaro, superiore alla media nazionale», si legge in una nota.
«Questo trend è allarmante e dimostra quanto sia urgente adottare misure di prevenzione più efficaci per tutelare il territorio – ha dichiarato Piero Farabollini, presidente dell’Ordine dei geologi delle Marche – . Questa terra ha già pagato un prezzo altissimo per la fragilità del proprio suolo. Le alluvioni che hanno colpito la regione, come quelle di settembre 2022 nella valle del Misa e del Nevola, hanno evidenziato la necessità di azioni immediate per mitigare i rischi.
La prevenzione idrogeologica non significa solo arginare fiumi o costruire infrastrutture di protezione: vuol dire anche preservare il territorio dal cemento, rispettando le sue caratteristiche naturali e la sua capacità di assorbire gli eventi atmosferici estremi – ha aggiunto Farabollini -. Questo richiede una pianificazione consapevole e il rispetto delle normative a tutela del suolo.
Come geologi, siamo pronti a supportare le amministrazioni locali con strumenti scientifici e competenze tecniche per promuovere scelte sostenibili e prevenire i rischi. È fondamentale sensibilizzare gli enti locali e regionali affinché adottino linee-guida come il Piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici e integrino strategie di tutela del suolo nei loro piani di sviluppo – conclude Farabollini -. Questa giornata non deve essere solo un’occasione per fare il punto della situazione, ma un invito ad agire. Ogni metro quadrato di suolo risparmiato al cemento è un passo avanti verso un futuro più sicuro e sostenibile per le Marche e per le prossime generazioni».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati