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Dimissioni del sindaco Pirani, il Pd:
«Osimo è libera, siamo pronti
a riconquistare la città e la Regione»

LE REAZIONI di tutti i fronti politici hanno accompagnato la prima giornata dopo il naufragio del governo civico-FdI in attesa della nomina del commissario prefettizio che arriverà tra pochi giorni a Palazzo comunale. La campagna elettorale sta per ricominciare e i dem suonano la carica attraverso le parole dei segretari regionale e provinciale Chantal Bomprezzi e Thomas Braconi. Il M5S parla di « “giullarata popolare” durata 6 mesi», la candidata sindaca del centrosinistra Michela Glorio di «matrimonio forzato» e Fratelli d'Italia promette: «il nostro impegno non finisce qui». Saccone (Udc) :«Chiedere scusa agli osimani. Le dimissioni di Latini non sono servite»

Osimo, piazza del Comune

 

Questa mattina tutti i consiglieri comunali di Osimo hanno ricevuto la comunicazione del segretario comunale Mauro Sopranzetti che le dimissioni del sindaco Francesco Pirani sono “divenute efficaci ed irrevocabili” a norma di legge dalla mezzanotte scorsa. A giorni il prefetto di Ancona nominerà il commissario che guiderà la città fino alla prima data utile per indire i comizi elettorali. Gli osimani torneranno al voto nella primavera del 2025, esattamente un anno dopo la vittoria del centrodestra al ballottaggio che ha espugnato a giugno 2024 il governo al centrosinistra dopo un decennio ininterrotto di amministrazione. La campagna elettorale sta per ripartire anche se in realtà, in questi 6 mesi, non è mai finita.

Michela Staffolani (FdI)

I primi a ringraziare Francesco Pirani per il suo impegno sono stati gli esponenti di FdI Osimo, l’unico partito della coalizione di governo che lo sosteneva, «Ringraziamo il Sindaco Pirani per il lavoro svolto in questi mesi. Oggi, come ieri, siamo certi che sarebbe stato un ottimo Sindaco per la nostra città qualora avesse avuto l’opportunità di continuare il proprio mandato. Abbiamo sperato fino alla fine che si trovasse un accordo, abbiano lavorato affinché le nostre speranze si concretizzassero; purtroppo non è successo. A Primavera 2025 ci saranno le nuove elezioni, passata l’inevitabile e comprensibile delusione, FdI Osimo ripartirà per la prossima campagna elettorale. Il nostro impegno per la città non finisce qui». L’assessore Michela Staffolani in quota FdI va oltre e parla di «mesi intensi, faticosi ma bellissimi. Grazie Pirani Sindaco. È solo un “Arrivederci ” non un “Addio”».

Michela Glorio con Matteo Ricci e Simone Pugnaloni a Bruxelles, in visita al Parlamento europeo

Michela Glorio, candidata sindaca per il centrosinistra e conigliera comunale, è appena tornata da Bruxelles dove durante una visita al Parlamento europeo insieme all’ex sindaco dem di Osimo, Simone Pugnaloni, ha avuto modo di confrontarsi con l’europarlamentare Matteo Ricci (Pd). «Prendo atto delle dimissioni del Sindaco Pirani, arrivate dopo 5 mesi di contrasti e litigiosità all interno della maggioranza.- scrive Glorio – Una maggioranza nata durante il ballottaggio e formata da due gruppi contrapposti. Lo avevamo detto (e ridetto) che il matrimonio forzato non sarebbe andato lontano, e così è stato. Una sconfitta per tutt*, per la politica e per la città che sta rimanendo indietro e che vedrà altri mesi di ordinaria amministrazione con l arrivo del commissario. Come minoranza abbiamo condotto i lavori consigliari con determinazione e coesione, rimanendo coerenti con i nostri programmi e non ci siamo sostituiti ad una maggioranza che non c era. Da domani, continueremo a lavorare con impegno e dedizione per dare un’ alternativa seria e affidabile alla nostra bellissima città».

Paola Andreoni con il sindaco Francesco Pirani nella Sala Gialla

La capogruppo del Pd, Paola Andreoni rileva come «Di seguito il mio commento:
Si chiude davvero una pagina triste della nostra città. Siamo rimasti davvero tutti sconcertati e sbigottiti dall’ incredibile vicenda che ha visto come protagonisti le Liste Civiche ed i partiti del Centro Destra, che per lotta di potere e di poltrone, hanno finito con il paralizzare e bloccare la vita amministrativa della nostra città. Davanti ai tanti problemi che la realtà cittadini pone sul tavolo ed alle tante risposte e soluzioni che necessitano dare, si sono persi in estenuanti chiacchiere, incontri, colpi di scena, che tutto hanno riguardato meno che i problemi della nostra città. Bisogna girare presto pagina rispetto a questa brutta vicenda della politica locale che rimarrà, in negativo , nella storia osimana, rimboccarsi le maniche e cercare di recuperare il tanto tempo perduto, dagli esponenti delle Liste civiche e dei partiti di Centrodestra che hanno dimostrato in modo palese ed inequivocabile, di non essere stati all’ altezza della situazione, di non aver senso di responsabilità, di non saper governare. Sappiamo benissimo cosa c’è da fare, dobbiamo continuare ad ascoltare e stare vicino ai cittadini, dobbiamo evitare il ripetersi di una situazione incresciosa come quella vissuta in questi ultimi mesi, da Giugno ad oggi. Il senso di responsabilità, l’approccio serio alla politica, la capacità di saper operare, dovranno più che mai contraddistinguere la coalizione di Centro Sinistra che unita, coesa su un programma condiviso, dimostrerà giorno dopo giorno capacità di ascolto, di riflessione, di azione, dando dimostrazione di essere in grado di far uscire Osimo dal pantano in cui e’ sprofondato in questi ultimi mesi»

Chantal Bomprezzi e Thomas Braconi

«Osimo è libera!» commentano invece la segretaria regionale Bomprezzi e il segretario provinciale Braconi del Partito Democratico. «Ora siamo pronti per riconquistare città e regione. Chantal Bomprezzi ritiene «le dimissioni del sindaco non sono solo un fallimento del centrodestra locale, ma una sconfitta per la Regione Marche, che ha visto compromessi i risultati a livello territoriale». Thomas Braconi osserva invece come «le dimissioni del sindaco Pirani sono un segnale di disfacimento di un progetto politico che ha messo Osimo in difficoltà per troppo tempo. Questo non è stato un problema di ideologie, ma di capacità di governare e di rispondere ai bisogni dei cittadini». Entrambi sono pronti a lavorare insieme per ridare a Osimo la vitalità che merita.

Caterina Donia

Il M5S parla di « “giullarata popolare” che per sei mesi ha tenuto in scacco la città di Osimo. Tragico e scontato l’epilogo: le dimissioni del Sindaco Pirani e il conseguente commissariamento del Comune, il primo dopo il 1951. Tragico, perché un Comune totalmente paralizzato penalizza inevitabilmente i cittadini, che dovranno subire le conseguenze della mancanza di una guida amministrativa. Un esempio evidente è l’esito incerto del programma natalizio, ma le difficoltà vere emergeranno nei prossimi mesi, con questioni importanti lasciate in sospeso: la Centrale a Biogas, il delicato tema delle antenne e numerosi progetti che rischiano di essere persi per l’assenza di un’amministrazione capace di farsene carico».- scrive il pentastellato di Castelfidardo Damiano Ragnini – Scontato, perché il sindaco Pirani, al quale va tutta la mia stima, ha preso la decisione più logica. Ha compreso di essere stato trasformato nella vittima sacrificale delle logiche di potere calate dall’alto dal suo partito. Secondo il mio modesto parere, Pirani era la persona giusta nel partito sbagliato».

Giulia Dionisi

La consigliera comunale del MS5 Osimo Caterina Donia considera invece che «Pirani è causa del suo fallimento : ha anteposto l’affidamento delle poltrone al programma politico ed ha “distribuito” parte delle stesse su incarico fiduciario non prendendo in considerazione la proposta del Movimento 5 stelle che prevedeva anche la presenza di consiglieri di minoranza nelle società partecipate .Mai un consiglio comunale ha avuto il pieno consenso della sua stessa maggioranza ad eccezione che “per obbedienza’ imposta. Si è conclusa la più cattiva pagina della politica osimana. La città è rimasta bloccata , alcune opere non sono partite con l’avanzo di bilancio destinato, i cittadini continuano a perdere fiducia nelle istituzioni».

Giulia Dionisi, portavoce di Rinasci Osimo esprime un «forte rammarico per la città, per gli Osimani, grande delusione per chi non ha saputo mettere da parte vecchi rancori e interessi personali per il bene della comunità. Per non parlare che le nuove competenze e i nuovi volti della politica sono stati esclusi dalla vecchia politica, fatto salvo chiaramente Matteo Sabbattini assessore al bilancio. Auspichiamo che questa bruttissima e buia pagina della politica Osimana possa almeno impartire una lezione per non commettere più gli errori del passato. Che si apra una nuova fase di Rinascita».

Francesco Sallustio

Il consigliere comunale di Rinasci Osimo, Francesco Sallustio ripropone invece le riflessioni espresse in una delle ultime sedute consiliari «Dopo 13 anni di latitanza politica e solo 5 mesi di governo, la cometa Pirani si spegne di nuovo. Nemmeno le (discutibili) dimissioni di Dino Latini sono riuscite a convincere l’ex sindaco a non tornare a vita privata. Infine, i dubbi manifestati prima della campagna elettorale, durante la stessa, in fase di apparentamento e anche dopo sono stati tutti sfortunatamente confermati. Rafforzo il concetto che ho già espresso in consiglio comunale: è stato l’astio tra Pirani e Latini a consegnare Osimo in mano ad un commissario prefettizio, destinando la città ad un blocco amministrativo e a nuove elezioni. Rimango fermo dell’idea che questo scuro epilogo – considerate le due personalità in questione – sarebbe potuto avvenire a prescindere dall’apparentamento avvenuto a giugno. Ora bisogna ricaricare le batterie e prepararsi per le prossime sfide. Rinasci Osimo ripartirà dalla posizione che coerentemente non ha mai abbandonato, come dimostrato in questi mesi. La nostra città, forse ora più che mai, ha bisogno di rinnovamento e di un taglio con il passato».

Antonio Saccone

Il commissario regionale dell’Udc, Antonio Saccone invece ritiene che ci sia «solo da chiedere scusa agli osimani. Hanno prevalso i personalismi e le incrostazioni del passato rispetto al senso di responsabilità e rispetto alla volontà popolare. Le dimissioni di Dino Latini, un atto responsabile e generoso, non sono servite al Superamento della crisi. L’ex sindaco Pirani aveva già deciso, dal Primo giorno delle sue dimissioni, di gettare la Spugna. Conta poco riavvolgere il nastro. Oggi si è scritta una pagina di quelle che non rendono giustizia a chi ama la Politica per passione e la Interpreta come la Più alta forma di servizio alla propria comunità, al contrario di chi la usa cone uno strumento per un regolamento di conti personali. Ora tacciano le polemiche, si volti pagina e con umiltà si lavori per il bene della città di Osimo».

(Redazione CA)

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