Questa mattina, sabato 7 dicembre, Papa Francesco ha accolto una delegazione di lavoratori della multinazionale Beko, per discutere della crisi che sta colpendo l’azienda.
La Beko ha annunciato un piano di ridimensionamento che coinvolgerà numerosi stabilimenti, tra cui quello di Fabriano, e prevede la chiusura di quelli situati a Comunanza, Siena e parte di Cassinetta. Questa decisione mette a rischio il futuro di oltre 1.900 lavoratori, con gravi ripercussioni anche per le comunità locali e il tessuto economico dei territori interessati.
La delegazione era composta dal sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, dagli operai Lorenzo Monaldi (Comunanza), Pietro Ciarlantini (Fabriano) e Simone Martini (Siena), insieme al cardinale Paolo Lojudice e al vescovo Gianpiero Palmieri.
Durante l’incontro, il vescovo Gianpiero Palmieri, della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e della diocesi di Ascoli Piceno, ha illustrato al Papa la gravità della situazione:
«Abbiamo raccontato al Santo Padre il dramma dei lavoratori della Beko e delle comunità locali, come Comunanza, Force e Montemonaco, che rischiano di essere devastate dalla chiusura dell’azienda – racconta -. Questa decisione non colpisce solo i 1.900 dipendenti diretti, ma anche le famiglie e tutto l’indotto, mettendo in pericolo la sopravvivenza di intere realtà territoriali».
«Siamo grati a Papa Francesco per avere accolto la nostra richiesta di potergli presentare la situazione critica di centinaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro – aggiunge il cardinale Lojudice – . Con i miei confratelli vescovi. Palmieri e Massara, coinvolti da questa situazione di emergenza, da settimane stiamo cercando di capire come insieme potere essere concretamente vicini ai lavoratori e alle loro famiglie. Sapevamo bene di potere contare sul sostegno e l’incoraggiamento del Papa, che ci ha chiesto di essere Chiesa in uscita soprattutto accanto a chi si trova in difficoltà e in stato di fragilità economica e sociale».
Il Papa ha ascoltato con grande attenzione e partecipazione, offrendo la sua vicinanza spirituale e il suo incoraggiamento a continuare la battaglia per il lavoro e la dignità.
Il sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, descrive l’incontro con il pontefice come un momento di grande intensità: «È stata un’esperienza emozionante. La presenza del Santo Padre ci dà forza per affrontare questa battaglia, che sarà lunga, ma siamo certi che con la sua vicinanza e le sue preghiere sapremo trovare la strada giusta. Spero che questo Natale possa essere un momento di speranza per i lavoratori e le loro famiglie».
Anche gli operai presenti hanno condiviso le loro impressioni. Lorenzo Monaldi, dello stabilimento di Comunanza, ha sottolineato l’importanza di essere ascoltati: «Sentirsi accolti e compresi dal Papa è stata un’esperienza unica. Ora speriamo che questa vicenda si risolva nel migliore dei modi. Le parole e l’attenzione del Santo Padre ci hanno dato conforto in un momento così difficile».
La delegazione ha ribadito la necessità di un intervento urgente per salvaguardare il lavoro e il tessuto sociale delle aree colpite. La vicinanza di Papa Francesco rappresenta un segnale di speranza, ma ora è fondamentale che anche le istituzioni e l’opinione pubblica proseguano nella mobilitazione per trovare una soluzione concreta a questa crisi.
Il 10 dicembre è previsto un incontro cruciale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Roma. In questa occasione, è atteso un confronto decisivo tra i vertici aziendali di Beko, il governo e i sindacati. Sarà un momento di fondamentale importanza per delineare il futuro e cercare soluzioni condivise.
(Redazione Cp)
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