Asso fa chiarezza e risponde alle accuse mosse sulla qulità delle mense scolastiche, «al fine di tutelare la propria immagine, l’operato dei propri dipendenti e garantire la trasparenza nei confronti delle famiglie. Si precisa che nessuna segnalazione da parte del genitore in questione era stata precedentemente comunicata al nostro ufficio, né attraverso i canali ufficiali, né tramite altre modalità. L’assenza di comunicazioni formali ha impedito di verificare la portata della segnalazione» si legge nel comunicato diramato dall’azienda speciale del comune di Osimo. Un genitore, l’avvocato Lorenzo Giuliodori, ha inviato nei giorni scorso una diffida formale alle Asso per segnalare che sua figlia come, come altri bambini, rifiuta di mangiare il cibo della mensa servito agli alunni della Primaria del centro storico.
«Precisiamo che, le materie prime sono acquistate tenendo conto del capitolato merceologico redatto seguendo i nuovi Cam (Criteri Ambientali Minimi) – si legge nel comunicati di Asso – e che lo stesso, insieme allo schema di contratto sono pubblicati per la massima trasparenza sul sito ufficiale di Asso Inoltre i menù settimanali hanno il nulla osta preventivo dell’Ufficio Sicurezza Alimentare Ast 2. È importante sottolineare che il prezzo medio del servizio mensa, che varia in base alla certificazione Isee, è di 4,40 euro, e il costo massimo raggiunge i 5,60 euro».
L’azienda speciale fa sapere inoltre di star« valutando, con il supporto del nostro consulente legale, le azioni più opportune da intraprendere al fine di tutelare l’immagine e l’operato di Asso e proteggere i diritti degli utenti del servizio. Asso resta a disposizione per ogni chiarimento e per il dialogo costruttivo, continuando a lavorare nell’interesse delle famiglie e della comunità scolastica» conclude il comunicato.
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