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Otto ‘vecchi’ chioschi anconetani
per far vivere la città: al via le domande

ANCONA - In pubblicazione un avviso per le manifestazioni di interesse. L'assessore al Patrimonio, Angelo Eliantonio: «Lo scopo è quello di valorizzare e riqualificare il patrimonio comunale, salvaguardando anche il decoro cittadino»

Il chiosco in piazza Stamira (Archivio)

«Otto chioschi attualmente non utilizzati saranno assegnati in concessione a chi presenterà un progetto di recupero e rifunzionalizzazione e utilizzerà queste strutture per avviare una nuova attività». Lo ha stabilito la giunta nei giorni scorsi su proposta dell’assessore al Patrimonio Angelo Eliantonio.
Sarà quindi a breve disponibile un avviso pubblico in base al quale gli interessati potranno presentare al Comune la loro manifestazione di interesse.
«Lo scopo – spiega l’assessore – è quello di valorizzare e riqualificare il patrimonio comunale, salvaguardando anche il decoro cittadino. Alcuni di questi chioschi sono infatti in stato di degrado e non più agibili. Il percorso avviato, che porterà all’assegnazione in concessione sulla base di progetti di rifunzionalizzazione, si pone dunque come buona pratica, all’interno della quale il pubblico e il privato uniranno le rispettive energie per trasformare in positivo l’immagine della città, sfruttandone le potenzialità senza ulteriore consumo di suolo. Non dimentichiamo inoltre che questa è un’importante opportunità di lavoro che il Comune offre alla città e in particolare ai giovani, visto che tra i criteri premianti c’è quello dell’età, che premia i progetti degli under 35».

Sono 8 i chioschi da recuperare. Strutture da assegnare in concessione che si trovano sia al centro città, sia in periferia.
Si tratta di: chiosco edicola di piazza Stamira (8 metri quadrati), il chiosco edicola di via Flavia (18 metri quadrati più 12,50 di corte), il chiosco edicola di via Maestri del Lavoro (10 metri quadrati più 8 di corte); il chiosco bar di piazza Cavour che in passato ospitava il Caffè Latino ed è attualmente inagibile; il chiosco tabacchi di via Circonvallazione, inagibile (33 metri quadrati), il chiosco edicola di via Camerano (38 metri quadrati), il chiosco bar, attualmente inagibile, di piazza Stamira e il chiosco di via Primo Maggio – zona Baraccola (27 metri quadri).
L’Area Contratti e servizi e patrimonio del Comune ha predisposto le schede informative delle strutture, quantificando i limiti minimi e massimi utili per la determinazione del canone concessorio.

Per quanto riguarda la procedura, i partecipanti dovranno presentare una breve relazione che contenga l’attestazione del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, la descrizione dell’attività che si intende svolgere, l’intervento che si intende attuare sulla struttura, la stima dei costi a carico del concessionario, eventuali servizi aggiuntivi, utili per la collettività.
L’avviso specifica alcuni elementi di preferenza: l’età del proponente, se uguale o inferiore a 35 anni e la previsione di attività che siano indirizzate a promuovere prodotti tipici o attività tipiche del territorio della provincia di Ancona, l’ammontare dell’investimento. Per il chiosco edicola di piazza Stamira, che è dotato di servizi igienici, inoltre, costituirà un elemento di preferenza la previsione della loro rifunzionalizzazione, manutenzione, pulizia e messa a disposizione per la collettività.
L’istanza potrà essere presentata per uno o più chioschi, ma lo stesso operatore economico non potrà aggiudicarsene più di uno.
Sono ammesse domande congiunte di più operatori per la concessione del singolo chiosco.
Il Comune procederà all’assegnazione dei chioschi sulla base della graduatoria stilata in esito all’esame delle proposte pervenute e pubblicherà sul sito istituzionale www.comuneancona.it.

Il periodo di durata della concessione sarà definito in funzione dell’investimento necessario a riadattare le strutture all’uso proposto. La concessione avrà in ogni caso una durata minima di cinque anni, che potrà essere aumentata in base al business-plan proposto.
Il canone sarà definito in fase di negoziazione sulla base dell’investimento previsto. In ogni caso sarà fissato nell’intervallo di valore minimo / massimo rispetto alle quotazioni ufficiali di riferimento.

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