C’è anche il lavoro sul territorio svolto dalla polizia locale di Falconara dietro l’arresto di un giovane campano responsabile di truffa a un’ottantenne di Palombina Vecchia, cui il mese scorso erano stati sottratti 10mila euro tra denaro e gioielli attraverso la tecnica del falso incidente. Nella mattinata di venerdì 20 dicembre il maltolto è stato restituito alla vittima dai carabinieri della Tenenza di Falconara e dai poliziotti della stradale di Cassino, che subito dopo sono stati ricevuti al Castello dal sindaco di Falconara Stefania Signorini. Il sindaco ha voluto ringraziare personalmente i carabinieri e gli agenti di polizia locale coinvolti nel recupero e ha voluto che i poliziotti arrivati dal Lazio per la restituzione della refurtiva portassero i suoi ringraziamenti al comandante e al responsabile della polizia giudiziaria della Polizia Stradale di Cassino, oltre che al sostituto procuratore Chiara Fioranelli della Procura di Cassino. Alla signora di Palombina, oltre ad anelli, catenine e orecchini, sono stati restituiti anche mille euro in contanti. “Un regalo di Natale in anticipo”, ha detto il figlio che era con lei.
Il truffatore era stato fermato dalla polizia stradale di Cassino lo scorso 16 novembre, con in auto i gioielli sottratti alla falconarese, al termine di una attività strettamente sinergica tra la polizia locale, la Tenenza dei Carabinieri ed i poliziotti, messi sulle orme del napoletano dal lavoro del sostituto commissario Salvatore Binanti, in forza al nucleo di sicurezza urbana della polizia locale di Falconara. Proprio per questo il sindaco Stefania Signorini intende encomiarlo. Era appunto il 16 novembre quando la pattuglia della polizia locale di Falconara, durante il quotidiano servizio di prevenzione sul territorio, notava una Citroen C3 condotta da un soggetto sospetto che all’alt degli operatori tentava la fuga per essere fermato dopo poche centinaia di metri in via Marconi. L’uomo alla guida risultava gravato da una sfilza di precedenti per truffa e reati contro il patrimonio e, si scoprirà solo grazie al controllo, è lo stesso che poco dopo aveva raggirato l’80enne di Palombina.
Alla donna il truffatore, che aveva agito con un complice in via di identificazione, aveva detto che il figlio aveva investito una donna incinta e per scarcerarlo e assicurargli la difesa di un avvocato era necessaria una forte somma di denaro. L’anziana aveva allora messo insieme i contanti e i preziosi che aveva in casa e li aveva consegnanti a un sedicente carabiniere. Appena resasi conto della truffa la signora aveva sporto querela nella Tenenza dei Carabinieri i quali, alla luce della consueta e proficua collaborazione interforze, erano stati subito informati dalla polizia locale della presenza del malvivente sul territorio e avevano potuto verificare che la descrizione del finto militare corrispondeva alla perfezione a quella del campano fermato. In serata le ricerche del veicolo, nel frattempo in fuga verso la Campania, davano finalmente risultato grazie all’intervento della Polizia stradale di Cassino e portavano al totale recupero della refurtiva e all’arresto del truffatore.
Il sindaco Stefania Signorini, con il suo encomio, intende valorizzare «la pregevole attività investigativa ed il non comune senso del dovere e preparazione tecnico giuridica del Sostituto Commissario Salvatore Binanti, il quale in data 16 novembre scorso, con intuito investigativo, preparazione e non comune senso del dovere, attuava una serie di iniziative, nel quadro del servizio di istituto volto al contrasto dei fenomeni di degrado urbano e tutela della sicurezza urbana portando all’arresto di un pluri pregiudicato campano il quale aveva appena portato a termine l’ennesimo odioso reato di truffa nei confronti di una anziana signora residente in Palombina Vecchia ed al recupero di tutta la refurtiva».
L’attività di contrasto all’odioso fenomeno delle truffe ai danni agli anziani viene portata avanti dal personale di polizia locale con grande impegno nel quadro di un’azione svolta sempre in sinergia con le forze di polizia statali, coordinando attività di controllo del territorio ad azioni mirate nei confronti delle organizzazioni che gestiscono il lavoro ed organizzano le truffe. Nel mese di settembre, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Bologna e Novara gli agenti del nucleo di sicurezza urbana hanno eseguito diverse perquisizioni a Napoli e Castel Volturno, nei locali commerciali e nelle abitazioni private di alcuni soggetti sospettati di esercitare attività di locazione veicoli al solo scopo di coprire i veri responsabili della circolazione di mezzi utilizzati per effettuare truffe e furti lungo tutta la riviera adriatica. L’indagine vede al momento indagati tre cittadini campani per reati che vanno dalla falsità ideologica e nei registri alla truffa ai danni dello Stato.
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