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«Autovelox e telelaser? Continueremo
ad utilizzarli nel 2025 per i controlli stradali
in attesa dei chiarimenti del Ministero»

ANCONA – Lo ha detto stamattina durante i lavori della VII Commissione il vice sindaco Giovanni Zinni nel rispondere al consigliere Giacomo Petrelli (Pd) che ricordava il contenzioso pendente per i ricorsi presentati da diversi automobilisti contro i verbali della Polizia locale. Il nuovo bilancio di previsione, domani al voto dell’aula, stima oltre 7 milioni di introiti per sanzioni al Codice della Strada per l’anno in corso. Modifiche al regolamento di applicazione del canone patrimoniale di concessione con l'istituzione di 25 euro da versare per l’occupazione di suolo pubblico per cantieri edili e permessi provvisori di sosta

I lavori della VII Commissione consiliare di Ancona, questa mttina

 

Breve per problemi tecnici ma compendiosa nei contenuti la seduta della Commissione bilancio che stamattina ha licenziato gli atti del Dup e del bilancio di previsione 2025-2028 con un voto favorevole a maggioranza. Il collegamento digitale che permetteva la connessione da remoto ai consiglieri partecipanti alla VII Commissione consiliare questa mattina è andata a singhiozzo per un guasto alla rete di distribuzione Telecom, che ha isolato anche i telefonici degli uffici comunali. Domani quindi il nuovo strumento economico-finanziario andrà all’approvazione del Consiglio comunale, convocato alle 8.30 con eventuale prosecuzione della stessa seduta, se necessario, il giorno successivo, venerdì, 10 gennaio, alla stessa ora.

Giovanni Zinni

Tra gli argomenti affrontati dalla Commissione presieduta da Vincenzo Rossi, quello dell’utilizzo dell’autovelox sul territorio comunale. Il consigliere Giacomo Petrelli (Pd) ha chiesto all’assessore competente per materia, il vicesindaco Giovanni Zinni se i circa 7.300.000 euro inseriti in bilancio alla voce proventi legati alle sanzioni al codice della strada. «Ho visto sull’albo pretorio che ultimamente sono state pubblicate diverse delibere che hanno dato mandato all’avvocatura comunale per casi in cui sono state contestate delle violazioni e sanzioni il codice della strada operata dalla Polizia locale. Alla luce di questa tendenza oltre alla discussione sull’omologazione degli autovelox, la cifra stanziata in bilancio non è una cifra troppo ambiziosa secondo lei?» ha domandato il conigliere d’opposizione.

Giacomo Petrelli

«No, non è una stima sbagliata e non esiste alcuna legge in Italia che ha cassato gli autovelox o il controllo della circolazione stradale. – ha risposto Zinni – Anzi gli sviluppi normativi sono indirizzati ad implementare le attività di controllo e di sanzionare i contravventori alle regole del Codice della Strada. Non esiste il provvedimento che lascia intendere che il tema gli autovelox vada dissipato. Nel corso del 2025 il Ministero andrà a chiarire definitivamente questo argomento, I Comuni stessi vogliono chiarezza su come devono affrontare questa tematica. Gli apparecchi non è che non sono omologati, manca piuttosto una circolare ministeriale che vada a chiudere l’iter dell’omologazione quindi a certificare definitivamente l’uso dell’autovelox. Da questo punto di vista, pertanto, noi abbiamo fatto riferimento allo storico perché presupponiamo di utilizzare anche altri strumenti. La Polizia locale ha comprato un telelaser in più, quindi non è che non faremo il controllo della circolazione stradale solo attraverso gli apparecchi mobili in postazione».

Susanna Dini

La consigliera Susanna Dini (Pd) ha invece chiesto spiegazioni al vice sindaco sulla modifica al Regolamento di applicazione del canone patrimoniale di concessione che istituisce l’aggiunta di 25 euro per l’occupazione di suolo pubblico per cantieri edili e permessi provvisori di sosta a pagare all’atto ella presentazione delle domande. «Abbiamo capito che sono attività che comportano sopralluoghi, mi domando se in tutte le occupazioni di suolo pubblico verranno svolti» ha domandato Dini. «Se la procedura prevede il sopralluogo e gli uffici hanno chiesto questo tipo di modifica evidentemente è un elemento fondante della procedura. – ha fatto osservare Zinni – Se viene chiesto un rimborso non è una spesa aleatoria ma perché vengono svolte delle attività fra le quali i sopralluoghi, che poi determinano la procedura. Gli uffici ci hanno chiesto questa modifica sulla base del presupposto che vengono svolte delle attività. A fronte di un’attività onerosa del Comune si richiede questa cifra».

da sin. Vincenzo Rossi e Jacopo Toccaceli

La consigliera ha eccepito che «gli uffici ottemperavano anche prima ai sopralluoghi senza l’aggiunta dei 25 euro e che nella delibera non c’è rimando a nuove norme in vigore». Zinni ha rimarcato che a chiedere quei 25 euro sono stati «gli stessi uffici che lavoravano con la vostra amministrazione, evidentemente si sono accorti che era un’attività dispediosa e che anche per rispetto delle norme di contabilità andavano richiesti. Queste non sono scelte politiche ma tecniche e non c’è nessuna normativa nuova».

Si è inserito nel dibattito anche il consigliere Jacopo Toccaceli (FdI) per ribadire che la domanda era più che legittima ma che quello era «un iter applicativo di norme da parte degli uffici sul quale la politica non dovrebbe mettere bocca». Alla fine Zinni ha specificato che «questo onere veniva già chiesto con la vostra amministrazione comunale a chi faceva ei passi carrabili. Siccome gli uffici svolgevano la stessa identica attività anche per i cantieri è stata equiparata su richiesta di Ancona Entrate la procedura uniformandola per rispetto di tutti i richiedenti. Semmai si è riparato a una mancanza della precedente amministrazione comunale».

 

(Redazione CA)

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