California Dreamin’. Così, negli anni Sessanta, cantavano The Mamas & The Papas. Ma il sogno si sta trasformando in un autentico incubo, a causa dei tremendi incendi che, da giorni, si stanno sviluppando soprattutto intorno a Los Angeles: megalopoli-simbolo del Golden State. Una situazione drammatica, che coinvolge – seppur fortunatamente solo marginalmente – un celebre sambenedettese.
Si tratta dell’architetto Piernicola Cocchiaro: ideatore del Festival dell’arte sul mare. Lui, con la famiglia, risiede stabilmente proprio in California e ci ha mandato un resoconto in prima persona di ciò che vede e sente lì intorno a lui. Innanzitutto premette: «Noi stiamo tutti bene. Qui da noi c’è vento, ma fortunatamente siamo lontani dalle zone degli incendi, dove il vento di Santa Ana viaggia a oltre 100 chilometri all’ora. Là è un disastro. Gli incendi sono diventati 4 e gli oltre 4.500 pompieri non possono fare niente finché non si calma il vento».
Cocchiaro continua spiegando che «l’incendio più grande, quello di Palisades, è raddoppiato e ha bruciato oltre 2mila ettari di vegetazione e case. E’ un disastro, sembra un film. C’è lo stato di allarme in tutta la contea di Los Angeles e un forte rischio per tutti i residenti. Noi fortunatamente siamo nella Orange County, a sud di Los Angeles fuori per ora dalla traiettoria del vento di Santa Ana. Il vento di Santa Ana, dai messicani è chiamato “il respiro del diavolo” perché brucia tutto. E’ un vento molto secco e caldo che arriva verso il Pacifico dalla zona desertica a nord-est di Los Angeles e dalla Sierra Nevada. Basta una sigaretta spenta male o una semplice scintilla per fare esplodere un incendio che a sua volta ne fa esplodere a catena un altro e un altro ancora. E’ un fenomeno che si ha in autunno e inverno e qualche volta anche in estate. Finora sono state evacuate oltre 130mila persone e 180mila sono sotto l’ordine di evacuazione. Altre 200mila sono state avvertite di prepararsi a evacuare. Sono state bruciate più di mille case e ville degli attori di Hollywood».
Palisades è una parte bellissima di Los Angeles, sul mare, vicino a Malibù, continua l’architetto, «è situata a circa un centinaio di chilometri da noi, ma nonostante questo, ieri c’era qui un leggero fumo. Gli altri 3 incendi sono nella parte più a nord di Los Angeles. Adesso sembra che il vento si sia calmato. Speriamo che si calmi e soprattutto speriamo che il vento non cambi direzione girando verso sud».
Da San Benedetto e dintorni tutti sperano che la situazione rientri presto nei limiti della normalità e che Cocchiaro possa tornare quest’estate, per la prossima edizione del festival, tra l’altro già organizzato. Nella sua edizione 2025, l’evento internazionale si svolgerà da sabato 7 a domenica 15 giugno e sarà composto da quattro sezioni che, in particolare, spazieranno tra pittura e scultura.
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