Il Comitato Porto Città di Ancona torna a ripetere «giu’ le mani dal Molo Clementino per difendere nella nostra città Salute, Bellezza e Memoria». In una nota l’organismo osserva che «l’anno nuovo inizia con problemi ed inganni dell’anno vecchio. Incominciamo dalle pagelle di demerito del 2024 per le Pm 10. A Montemonaco il 31 marzo 2024 la centralina di fondo registra un valore massimo di Pm 10 pari a 192 µg/m3, a fronte di un limite consentito dalla legge del 2010 di 50 µg/m3, limite abbassato dall’Oms nel 2021 a 45 µg/m3 (ricordiamo a tal proposito che l’Oms con le Linee Guida del 2021 ha abbassato di molto i valori degli inquinanti più importanti osservando che al superamento dei più bassi valori già si osservano conseguenze pesanti nella salute). Ma gli sforamenti più frequenti li hanno avuti, in ordine decrescente, Pesaro con n. 26, Fano con n. 25, Chiaravalle con n. 23, Urbino con n. 14, S. Benedetto del Tronto con n. 13 e poi arriviamo noi, a parità di demerito con Fabriano, con n. 12 sforamenti a testa».
I dati riferiti ad Ancona risultano dalla centralina alla Cittadella. «La cosa che più ci colpisce è come si possa continuare ad ingannare, i cittadini di Ancona, quando già nel 2021 il Piano Inquinamento Atmosferico (Pia) aveva dimostrato che la centralina alla Cittadella sottostimava, per la sua collocazione nel parco, meno del 70% del Pm 10 e meno del 50% il biossido di azoto.- si domanda il Comitato – Pertanto, si dovrebbero aumentare di tali percentuali i rilevamenti degli inquinanti di Ancona pubblicati. Inoltre, non abbiamo nota dei biossidi di azoto responsabili di tante malattie cardiocircolatorie. È quindi inevitabile porsi alcune domande: perché mettere una centralina di fondo dove c’è un percorso salute e quindi si ritiene che l’aria sia più pulita? Non solo, visto che i limiti stabiliti dal decreto del 2010 valutano la qualità dell’aria mentre quelli dell’Oms valutano quei limiti superati i quali già si osservano effetti sanitari negativi, a chi una pubblica autorità dovrebbe conformare le proprie azioni avendo come obiettivo il benessere dei cittadini: alla legge del 2010 o alle Linee Guida dell’Oms?»
Il Comitato parla anche di decessi. «Visto che il Pia. nel 2021 ha dimostrato in Ancona 110 morti premature dovute agli inquinanti specie nei quartieri a ridosso del porto (allora senza includere gli inquinanti derivanti dalle attività produttive e croceristiche), visto che l’attività crocieristica è in continua espansione così come le attività cantieristiche mai monitorate, visto che gli armatori e le società crocetristiche, tutti operanti a ridosso delle abitazioni, chiedono l’espansione delle loro attività, in barba alla salute dei cittadini, ripetiamo a gran voce che i cittadini, a tutela della loro salute, chiedono entro brevissimo tempo una nuova collocazione per la centralina di fondo per il monitoraggio della qualità dell’aria nel centro urbano della città, nonché nuove centraline di monitoraggio di tipo “industriale” nelle aree urbane limitrofe al porto e, stanchi delle continue provocazioni legate alla sottrazione del nostro porto antico ad uso e servizio dell’hub crocieristico che si continua a richiedere per l’attracco delle proprie navi nel fronte esterno del Molo Clementino, diciamo una volta per tutte giu’ le mani dal Molo Clementino» conclude la nota del Comitato Porto Città di Ancona.
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