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Conferenza di servizi sul biometano,
il vice prefetto Branca muove eccezioni
tecniche su urbanistica e viabilità

OSIMO – Nella riunione di venerdì scorso per l’impianto di via Coppa e in quella di ieri per il biogas di Cucchiarello la commissaria prefettizia ha espresso perplessità relative ad alcuni aspetti negativi e critici. «Non c’è alcuna delibera che dica se l'Amministrazione comunale uscente era pro o contro questo tipo di operazione, pertanto il parere non definitivo che è stato espresso è strettamente tecnico, condiviso da me come dalla collega sub commissaria sulla base di dati ed elementi analizzati con gli uffici. Oltretutto il procedimento è gestito dalla Regione e il comune di Osimo che rappresento è solo uno degli attori, certo importante ma non il solo»

da sin. Raffaella Minardi e Grazia Branca

 

 

Sulla riconversione degli impianti a biogas in biometano di Osimo potrà decidere solo la conferenza di servizi aperta dalla Regione March,  sulla scorta di dati tecnici, non certo di posizioni politiche. Un po’ come è accaduto stamattina in Consiglio regionale dove è stata approvata all’unanimità la mozione presentata dal presidente dell’aula Dino Latini, anche nel Consiglio comunale di Osimo, il 31 ottobre 2024 la maggioranza e l’opposizione avevano votato insieme l’ordine del giorno a tema presentato dalle minoranze. Nessun atto di indirizzo politico amministrativo di giunta o delibera consiliare però sono stati mai assunti per sancire almeno, nero su bianco, la posizione dell’amministrazione comunale uscente sulla questione. Era a favore del progetto o non lo era?

Dopo le dimissioni del sindaco Francesco Pirani la commissaria prefettizia nominata per il comune di Osimo, Grazia Branca, insieme alla sub commissaria Raffaella Minardi, si è trovata a gestire la parte finale del procedimento avviato e già in essere sui due impianti da riconvertire e ad esprimere un parere tecnico. «C’è stata una conferenza di servizi venerdì scorso per Osimo 1 (l’impianto di San Paterniano in via Coppa) e ieri per Osimo 2 (quello di Cucchiarello), non definitive entrambe perché la Regione ha ritenuto di dover chiedere altri pareri. – spiega il vice prefetto Branca – Per quanto riguarda l’impianto Osimo 1 sarà necessario avviare un alto tavolo tecnico, e quindi non siamo arrivati ancora a un punto definitivo. Ricordo che il procedimento è in capo alla Regione Marche alla quale spetta di fare quel bilanciamento di interessi che questo tipo di procedimenti autorizzatori così importanti richiede».

Nel dettaglio per l’impianto di via Coppa la commissaria ha espresso «alcune perplessità relative a criticità che riguardano gli aspetti urbanistici e altre che attengono agli aspetti della viabilità. Anche per l’impianto di Cucchiarello come comune di Osimo abbiamo mosso eccezioni di tipo urbanistico non sussistendo in quella zona invece problemi di viabilità. Voglio precisare che la conferenza dei servizi è un procedimento tecnico, pertanto il parere che è stato espresso è tecnico, naturalmente condiviso da me come dalla collega sulla base di dati tecnici analizzati con gli uffici».

Osimo, Palazzo comunale

La dottoressa Branca si è premurata di informarsi su quello che accade nel territorio comunale. «Ho letto anche io gli articoli comparsi sui giornali, degli incontri con la popolazione residente, delle preoccupazioni del comitato di protesta che si è costituito e va tutto bene. Però se avessi dovuto decidere partendo da una base, allora doveva essere una delibera e su questo argomento non c’è. Non c’è alcun atto che dica se l’Amministrazione comunale è pro o contro questo tipo di operazione. Fermo restando che parliamo di impianti che sono molto avanzati dal punto di vista tecnologico, è chiaro però che ci sono delle ricadute soprattutto sulla popolazione che abita nei dintorni».

Anche per questo motivo la commissaria prefettizia e la sub commissaria hanno voluto incontrare i comitati di protesta. «Comitati – spiega Branca – che manifestano chiaramente il loro disagio e per questo ne abbiamo tenuto conto. Il parere che è stato espresso però è strettamente tecnico mettendo in evidenza gli elementi che secondo l’opinione degli uffici e nostra, mia e della collega, non non avevano trovato una rispondenza in tutti quanti gli atti, come integrazioni che erano state chieste e che non sono state fornite. Insomma elementi di carattere tecnico per i quali ci siamo espressi negativamente per quanto riguarda sia l’impianto di Osimo 1 che di Osimo 2 solo per gli aspetti urbanistici puntuali. A me avrebbe fatto molto comodo trovare una decisione politica in una delibera che dicesse no agli impianti. Certo, ci sarebbe stato poi da capire entro che limiti si sarebbe potuta esprimere una decisione politica, parlano di un procedimento tecnico che non è gestito dal Comune ma dalla Regione. Noi parliamo in rappresentanza di Osimo e siamo solo alcuni degli attori della conferenza di servizi, certo attori importanti, ma siamo uno dei soggetti e non siamo da soli» rimarca Grazia Branca.

Michela Glorio

Le reazioni alle sue parole espresse dal commissario prefettizio ieri sul bilancio di previsione 2025-2028 hanno spinto la candidata sindaca della coalizione di centrosinistra, Michela Glorio ha dedurre che «le parole della commissaria Grazia Branca sono chiare: ha trovato un Comune in salute e i conti in ordine. Non ha variato il piano opere pubbliche e prosegue negli investimenti pianificati l’anno scorso, tra cui il Piano Asfalti da un milione e mezzo di euro, scomparso sotto l’Amministrazione Pirani. Credo sia il riconoscimento più grande che potessimo avere, detto da un organo tecnico, imparziale e che è espressione del Ministero. Dopo la tanta disinformazione fatta in campagna elettorale finalmente un po di oggettività». Anche Dino Latini, presidente del Consiglio regionale in quota Udc e leader delle Liste civiche Osimo ringrazia la vice prefetto per aver «accolto il nostro invito a far sì che il Comune eroghi i contributi alle associazioni».

Michela Glorio con i dem oggi con il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo che ha discusso una interrogazione a tema sul biometano nella seduta dell’Assemblea legislativa delle Marche

In particolare sulla questione biometano discussa stamattina in Consiglio regionale che ha espresso contrarietà all’ampliamento e trasformazione degli impianti di biogas in biometano a Osimo, accogliendo le preoccupazioni di cittadini e associazioni ambientaliste, il Pd Osimo insieme a Michela Glorio ritiene che «sia un passo importante, ma non basta». «Come candidata sindaco, mi impegno a dire no a soluzioni che potrebbero compromettere la salute pubblica e l’ambiente. Osimo merita un futuro sostenibile, costruito su un confronto trasparente e sulla promozione di fonti energetiche rinnovabili che rispettino il nostro territorio – garantisce Glorio – Un sentito grazie al gruppo Pd Marche per aver presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, contribuendo a mantenere alta l’attenzione su questo tema cruciale per la nostra città e la nostra regione. Il dialogo con la comunità sarà centrale nel mio mandato: voglio un Osimo che guardi al progresso senza sacrificare la qualità della vita dei suoi cittadini. Condividiamo questa visione? Facciamolo insieme».

Dino Latini

Con la mozione regionale firmata da Latini si impegna presidente della Giunta regionale e assessore a richiedere per i progetti di riconversione degli impianti a biometano la preventiva valutazione di impatto ambientale e a promuovere un dialogo costruttivo con i cittadini (alcuni erano presenti in aula stamattina tra il pubblico durante la discussione del provvedimento), le associazioni ambientaliste e gli enti competenti per valutare le alternative energetiche e le soluzioni più sostenibili per il territorio. Nel dispositivo anche la richiesta di approfondimento scientifico e analisi di impatto ambientale dettagliata, con il coinvolgimento di esperti e ricercatori nel settore energetico e ambientale, e il sostegno alle iniziative per la promozione di fonti energetiche rinnovabili che non compromettano il patrimonio ambientale e la qualità della vita dei cittadini marchigiani.

(m.p.c.)

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