E’ stato presentato questa mattina in Comune il progetto di riqualificazione del centro, nuovo fil rouge che coinvolgerà tutto corso Garibaldi, uniformando con un colpo d’occhio il tratto compreso fra piazza della Repubblica e piazza Cavour, compresa piazza Stamira.
I nuovi arredi sono stati presentati alla presenza del sindaco Daniele Silvetti, dell’assessore al decoro urbano Daniele Berardinelli, dell’assessore all’urbanistica Angelo Eliantonio, dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini, del coordinatore di progetto Riccardo Picciafuoco e dei tecnici comunali (dirigente lavori pubblici Stefano Capannelli).
I nuovi arredi saranno composti da 27 panchine di pietra sinterizzata (polvere di pietra con resine); di queste 6 presentano lo schienale, 7 sono composte da sedute bifronte (senza schienale) e 14 composizioni ad L (seduta con schienale e piccola penisola). Le nuances tenderanno al colore chiaro, mentre la zona delle sedute sarà lignea. Le panchine saranno inoltre munite di piedini in grado di azzerare la leggera pendenza del corso, che in alcuni punti è pari a circa il 5%. Sia legno che pietra saranno trattati con vernici antigraffiti.
Grande spazio sarà riservato al verde: il progetto prevede 27 nuovi alberi, in particolare sono state scelte le specie pyrus calleryana (comunemente noto come ‘pere da fiore’), con il fiore colore bianco, e lagerstroemia, le cui fioriture rosse perdurano per circa 6 mesi; l’altezza media di questi fusti non supera i 7 metri. Le piante sono state selezionate tenendo in considerazione manutenzione, dimensione, venti e condizioni climatiche del territorio.
Sono inoltre previsti 27 lampioni, 14 cestini alternati e 54 fioriere (di cui 27 per composizioni con alberi e 27 per composizioni floreali con lampione).
La collocazione non sarà in parallelo, ma procede con elementi ricorrenti in ordine diagonale.
«Il costo totale della riqualificazione del centro – è stato spiegato – ammonta a 345mila euro, di cui 140mila euro per gli arredi, 53mila euro per le alberature e 152mila per l’illuminazione (74 mila euro per le opere edili e 78mila per gli impianti elettrici complessi). Il progetto prevede non solo l’istallazione, ma anche la manutenzione delle opere istallate».
Il termine dei lavori previsto è la fine dell’estate, «presumibilmente in concomitanza con la tradizionale festa del mare che cade fra agosto e settembre, ad eccezione delle piante che non possono essere piantumate nei mesi di luglio e agosto per motivi climatici».
Un momento della conferenza stampa
«Questo progetto – ha detto Silvetti – darà una continuità non solo estetica, ma ci consente di ridare alla città il corso pedonale con un nuovo arredo dalle linee molto chiare; serviva una riqualificazione non solo per via degli arredi compromessi dall’usura, ma perché era indispensabile dare un nuovo smalto per il cittadino e per il pendolare nel primo segmento del percorso ‘da mare a mare’. Questi rendering ci consentono, quindi, di predisporre un nuovo concetto di illuminazione, uno spazio che non è solo di transito, ma di stazionamento e di frequentazione, laddove la luminosità si alterna con il concetto del verde. Un nuovo volto, una nuova luce, una pedonalizzazione che continua: questo è il decoro che ci è stato chiesto dai cittadini e che noi ci impegniamo a consegnare per la fine dell’estate. La proposta, attenzionata negli ultimi dettagli, vedrà il prossimo mese l’avvio del progetto esecutivo».
«La manutenzione delle piante – ha aggiunto Berardinelli – sarà effettuata manualmente, pertanto al servizio verde verrà affidato il servizio di innaffiamento delle piante, da incrementare nei mesi estivi. Stiamo lavorando per prevenire l’abbandono di rifiuti di piccole dimensioni all’interno delle fioriere, per il quale sono previste piccole reti per impedire che questi oggetti vengano riversati all’interno del vaso. La manutenzione, in questo senso, è fondamentale: non è nostro compito soltanto realizzare nuovi arredi, ma mantenere alto il livello del decoro. Non ci dobbiamo dimenticare infine che questo progetto di riqualificazione di corso Garibaldi interessa in realtà anche piazza Stamira, perché qui si riversa parte dell’utenza in arrivo dall’omonimo parcheggio. La valorizzazione comprenderà anche via Castelfidardo, su cui prossimamente verrà effettuato un secondo stralcio di questo progetto».
«Incomincio a intravedere la ‘Grande Ancona’ – ha detto Tombolini – attraverso un reticolo di opere che si stanno concretizzando. Dopo il completamento di Via XXIX Settembre abbiamo aggredito il progetto di Piazza della Repubblica, che stiamo completando, con la Scalinata Nappi. Nel ragionamento abbiamo inclusi anche altri elementi come quello della Galleria del Risorgimento, per la quale a breve inizieranno i lavori. Credo che questa città in un periodo molto breve riuscirà a fare un salto di qualità per renderla attraente e attrattiva sia dal punto di vista degli operatori economici sia per i cittadini. Il progetto presentato oggi è stato ragionato e per arrivare a questa proposta, ringrazio tutti gli uffici che hanno lavorato in stretta collaborazione con il consulente affidatario, l’Architetto Picciafuoco».
«Luce verde, panchine, connessioni. Mai più brutture – ha sottolineato Eliantonio -, come abbiamo visto in passato. Nel ringraziare l’architetto Piacciafuoco e tutti gli uffici che, a vario titolo, hanno contribuito al progetto di riqualificazione molto importante, questa Amministrazione conta e tiene all’attrattività. Questa città può essere attrattiva, anche per tramite dei grandi eventi. Molte persone sono arrivate, altre sono tornate e sta a noi a questo punto saper mostrare il lato più bello della nostra città».
«Può sembrare che dobbiamo sistemare un pezzettino di città – ha concluso il consulente, l’architetto Riccardo Picciafuoco -, ma l’incarico ricevuto dall’Amministrazione comunale è molto più ampio. Operiamo all’interno di un sistema urbano, in cui la città storica nasce vicino al mare e si sviluppa verso l’altro lato marittimo, quello del Passetto. In questo percorso noi abbiamo ragionato in questi termini: è giusto pensarlo come un asse dinamico oppure intenderlo come una sorta di piazza lineare? Abbiamo quindi ragionato in termini di accoglienza e, di conseguenza, di stazionamento. L’idea è quella di creare zone di sosta, senza trascurare l’elemento luce perché una città vive sia di giorno che di sera e notte, ragionamento ancora più importante se si prende in considerazione il periodo invernale. Per una migliore illuminazione, quindi, abbiamo previsto led dimmerabili, con luce che si propaga sia da sopra sia da sotto il lampione. Bene la funzione, ma non dimentichiamoci dell’estetica».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati