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Ancona 2025: la giunta Mancinelli
anticipa la città che sarà

PROGETTI – Pronto il piano strategico, il documento da 120 pagine che traccia le politiche dei prossimi anni. Porto, cultura e il ruolo di capoluogo sono gli assi di sviluppo da inseguire seguendo il programma elaborato con Univpm, Camera di Commercio e Autorità portuale. Il testo sarà portato all'approvazione del Consiglio comunale

Una vista del porto dal colle Guasco di Giusy Marinelli

 

Le prime immagini circolate su Facebook per anticipare la presentazione pubblica del piano strategico

 

Settembre 2015, circa 300 cittadini raccolgono la chiamata, partecipano e si dividono in gruppi tematici per suggerire, desiderare, inventare l’Ancona del futuro. A due anni di distanza, il Comune tira le fila di quel dibattito e si prepara a presentare la conclusione del piano strategico: un documento di 120 pagine che anticipa la città del 2025. Tre gli assi fondamentali da seguire: città porto, città Mole e città capoluogo. Tre titoli, tre capitoli, ognuno con i suoi progetti da sviluppare nel breve e nel lungo periodo, per dare corpo quella visione che i cittadini per primi hanno indicato. Il documento sarà presentato al pubblico nelle prossime settimane e portato in discussione in Consiglio comunale, per cercare di renderlo patrimonio comune della città, al di là di quale sarà la prossima giunta comunale. Perché con le elezioni alle porte, c’è la tentazione di vedere nel documento il programma elettorale del governo Mancinelli bis. E d’altra parte il piano strategico era stato indicato dallo stesso sindaco come uno degli obiettivi più ambiziosi e importanti del suo mandato. Il risultato è questo testo elaborato da una “cabina di regia” formata da Comune, Univpm, Camera di Commercio e Autorità portuale. Il percorso è stato affidato all’architetto Iolanda Romano e alla società Avventura Urbana, già curatori del primo piano strategico di Torino del 2000, una delle esperienze pilota del genere in Italia. Ecco dunque, in sintesi, le conclusioni a cui è arrivato il piano strategico. Tre gli assi da seguire: porto, cultura e ruolo del capoluogo. Nel titolo porto si parte ovviamente dalle attività produttive, come la movimentazione merci e la cantieristica, che di recente ha visto aprirsi nuovi possibili scenari di ampliamento con le parole dell’ad Fincantieri Giuseppe Bono (leggi l’articolo). Ma porto significa anche vocazione turistica e identità cittadina. Ecco dunque il waterfront 3.0 (leggi l’articolo) e la liberazione degli spazi del porto antico dalle attività commerciali, con la realizzazione della nuova penisola per il terminal traghetti, come i due progetti chiave da inseguire, insieme alla conclusione delle infrastrutture per potenziare il porto commerciale, con la banchina Marche.

 

La Mole Vanvitelliana

Al capitolo Ancona città Mole, è chiaro l’intento di dare un secondo motore di sviluppo, quello culturale, che si identifica con il contenitore simbolo e simbolico del Vanvitelli. Prima di tutto con la conclusione del restauro, che consentirà di utilizzare 20 mila metri quadri di superficie espositiva. E poi? «La Mole sia “madrina” dei progetti principali della città e ne coinvolga di nuovi, e che, senza inficiarne l’individualità, li veicoli come un corpo unico sotto la propria ala, al fine di ottenere maggiori risorse da soggetti privati e da enti pubblici e maggiore visibilità nazionale e internazionale» si legge nel piano strategico. Insomma, si vuole proseguire sulla strada del progetto Materia dell’Uomo che, con la mostra Ecce Homo, ha visto i grandi della scultura italiana contemporanea esposti alla Mole. Terzo titolo: Ancona città capoluogo. E qui, i temi si moltiplicano. Università, salute, traffico e accessibilità: Ancona dovrebbe sfruttare in positivo i servizi che offre alla comunità regionale, invece di sentirsi penalizzata da essi. Quindi, dovrebbe diventare città della ricerca, città della cura, città della mobilità sostenibile. Nuovo Salesi a Torrette, recupero dell’ex Umberto I per i servizi socio sanitari, servizi agli studenti universitari e Your Future Festival, lungomare Nord, piste ciclabili, bike sharing, mezzi elettrici e abbattimento delle barriere architettoniche sono tutti progetti chiave per esercitare questo ruolo di moderna città capoluogo delle Marche.

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