Rinnovato per un altro anno l’accordo di collaborazione tra l’asilo Muzio Gallo, la Asso ed il Comune di Osimo che sta anche valutando di acquistare l’immobile di via II Giugno, sede della scuola materna. A gennaio del 2014 il consiglio comunale di Osimo aveva sancito che la gestione della scuola dell’infanzia paritaria, con quasi 100 iscritti, fosse affidata alla Asso. I costi di gestione della struttura scolastica privata, erano diventati improponibili e la soluzione della collaborazione con il pubblico avrebbe garantito la continuità del servizio. L’accordo prevedeva anche l’ipotesi di cessione dell’immobile alla scadenza del termine di tre anni di partneship con tutte le tutele sindacali per il personale. Oggi pomeriggio la Sala Gialla ha detto sì alla proroga per l’anno 2017-2018 della convenzione, in attesa di decidere se il Comune di Osimo dovrà acquistare il plesso scolastico di via II Giugno e trasformare in pubblica la scuola di via II Giugno.
L’accordo per l’anno scolastico in corso prevede il sostegno finanziario di 50mila euro da corrispondere alla Asso (30mila dei quali per il canone d’affitto) per la gestione dell’asilo. La maggioranza del sindaco Pugnaloni e liste civiche hanno votato insieme il punto all’ordine del giorno ritenendo il servizio di interesse pubblico. Contrari i consiglieri M5S, Gruppo misto e Territorio e Comunità che hanno ritenuto l’operazione inopportuna, in quando l’asilo appartiene a un privato ed è stato istituito come lascito e volontà testamentaria nel 1948 della contessa Ida Gallo. E’ vero che la convenzione era già in atto e che l’amministrazione Pugnaloni l’ha ereditata da quella Simoncini ma in questi tre anni di mandato si sarebbero potute vagliare altre soluzioni, come ad esempio la cessione in comodato dell’immobile, più che la vendita. In apertura di consiglio c’era già stata sintonia tra le liste civiche, Pd ed Energia Nuova che insieme aveva votato le mozioni presentate dai movimenti latiniani su bypass dell’Abbadia e sul recupero della cisterna romana, che, come ribadito dal sindaco, sarà finanziato con l’art bonus (leggi l’articolo). Nel corso del consiglio comunale il dibattito è andato in fibrillazione per i conti delle feste patronali. Nelle variazione di bilancio sono stati inseriti i 37.000 euro delle sponsorizzazioni pervenute a sostegno della festa e le minoranze (i consiglieri Mariani e Pasquinelli) hanno chiesto con insistenza ma invano di conoscere i nomi degli sponsor.
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