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Ancona capitale dell’Adriatico:
al via i primi progetti
della Macroregione

ANCONA – Da martedì a venerdì i rappresentanti dei Paesi membri della Strategia Adriatico Ionica si riuniranno alle Muse. Minori, infrastrutture, turismo e qualità ambientale al centro dei lavori, che vedranno l'avvio dell'anno di presidenza italiana e saranno accompagnati dal Festival AdMed

La sede del Segretariato Permanente Iniziativa Adriatico Ionica ad Ancona

 

Un pezzo di Farnesina nelle Marche, Ancona ospiterà questa settimana il sesto incontro del Governing Board della Strategia Adriatico Ionica (Eusair), l’organismo che coordina il lavoro dei gruppi tematici incaricati dell’attuazione degli interventi promossi dall’Unione europea per la macroregione. I rappresentanti dei governi di Italia, Slovenia, Croazia, Grecia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia si ritroveranno alle Muse per discutere dei “pilastri” della strategia: l’economia marittima, ambiente marino, trasporti, energia, turismo sostenibile. Dopo un lungo percorso per il riconoscimento da parte della Ue della macroregione Adriatico-Ionica, possono partire i primi progetti, finanziati per circa 117 milioni dalla Commissione europea. Da martedì 24 ottobre a venerdì 27 i rappresentanti degli Stati membri verranno nelle Marche in occasione dell’inizio della presidenza annuale italiana della Strategia e dell’Iniziativa Adriatico Ionica che ha preso avvio dal giugno 2017. Tra gli appuntamenti, la Tavola rotonda promossa dall’Ombudsman delle Marche su “La tutela del minore non accompagnato”, con la partecipazione dei garanti dell’infanzia dell’area macroregionale e l’incontro pubblico su “Crescere insieme. La protezione dei minori stranieri” (25 ottobre, Teatro delle Muse), alla riunione del Governing Board (26-27 ottobre, sempre al Teatro delle Muse). Il tutto accompagnato dalle iniziative culturali e dagli spettacoli del Festival Adriatico Mediterraneo, dal 25 al 28 ottobre (leggi il programma), questa volta per il primo anno in una veste “autunnale” per rimarcare la sua valenza sovranazionale.

Manuela Bora, il capo unità Strategica Adriatico Ionica Riccardo Strano e l’ambasciatore Fabio Pigliapoco illustrano i lavori del governing board che si terrà ad Ancona

“Dopo una inevitabile fase preliminare di concertazione, la Strategia entra nel vivo in coincidenza con la presidenza italiana – ha affermato l’assessore regionale alle Politiche Comunitarie, Manuela Bora – Dalla progettualità si passa all’operatività. Il sesto Governing Board, organizzato ad Ancona (che aveva già ospitato il primo nel 2015) costituisce un ulteriore impulso per l’attuazione della Strategia e conferma il ruolo che le Marche rivestono in questa importante sfida”. L’ambasciatore Fabio Pigliapoco ha sottolineato come Ancona e le Marche siano dal 2000 al centro della Strategia: “Ospitano il Segretariato permanente il cui obiettivo è quello di trasferire le esigenze della società civile all’interno della programmazione europea per l’area adriatica e ionica”. L’appuntamento di Ancona avrà un faro puntato sul tema dei diritti, che richiama tutto il Mediterraneo alla questione delle migrazioni: “Non era scontato che, nell’ambito dei ragionamenti sulla Strategia, si inserisse un tema sociale così forte – ha detto Andrea Nobili, Garante dei diritti delle Marche – Non possiamo prescindere da quello che accade attorno a noi. La Macroregione guarda alla nuova Europa, ai Paesi dell’est, dove gli esiti elettorali sono chiari. Portare il tema della migrazione in questo contesto è un segnale bello e importante. Se c’è un deficit di fiducia nelle istituzioni comunitarie è perché si avverte una lentezza nell’affermazione di temi sociali rilevanti. Ad Ancona lavoreremo a un memorandum sul quale costruire progettualità”. In video collegamento dalla Regione Emilia Romagna (autorità di gestione di Adrion, progetto a supporto della Strategia Adriatico Ionica), Lodovico Gherardi ha sintetizzato i risultati raggiunti. Il programma, approvato dalla Commissione europea nel 2015 e finanziato con circa 117 milioni di euro (tra fondi Fesr e Ipa, questi ultimi destinati ai Paesi in pre adesione) ha prodotto un primo bando con 35 progetti pervenuti, 34 dei quali vedranno la firma del contratto entro i primi mesi del nuovo anno, per un importo complessivo superiore ai 45 milioni. Sempre all’inizio del 2018 verrà emanato il secondo bando, per il quale si prevede una dotazioni di ulteriori 45 milioni di euro. Nell’ambito della Strategia Adriatico Ionica la Regione Marche svolge il ruolo di coordinamento per le 14 amministrazioni regionali italiane coinvolte: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia, Province Autonome di Trento e Bolzano, in stretta collaborazione con la presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero Affari Esteri. Contestualmente ricoprono il ruolo di partner italiano del Progetto strategico “Supporting the governance of the Eusair – Facility Point”, che dispone di una dotazione di 11,5 milioni di euro (3,1 assegnati alle Marche) per supportare la strategia nella sua fase di implementazione, a cui partecipano tutti gli otto Paesi della Macroregione (quattro Ue: Italia, Slovenia, Croazia, Grecia – quattro membri candidati: Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia), con la Slovenia capofila.

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