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Bar Ramona: no alla sanatoria
Demolizione più vicina

ANCONA – La famiglia Emergenti aveva chiesto al Comune il permesso di costruire in senatoria, ricevendo il diniego. A nulla è valso il ricorso al Tar per cercare di salvare lo storico chiosco di Portonovo

Portonovo, foto d’archivio

Un’altra sconfitta per il bar Nedus, meglio conosciuto come Ramona. Un altro passo verso la demolizione dello storico chiosco affacciato sul mare.  È stata pubblicata oggi l’ultima sentenza del Tar sulla vicenda che riguarda i presunti abusivismi perpetrati dalla famiglia Emergenti, dagli anni Cinquanta gestori e proprietari del bar diventato uno dei simboli di Portonovo. Dopo il verdetto avverso del 31 ottobre 2016, dove il tribunale amministrativo aveva respinto il ricorso contro la demolizione dei manufatti ritenuti abusivi dal Comune, ieri si è chiuso il cerchio nell’ambito del procedimento dove gli Emergenti avevano chiesto l’annullamento del diniego di sanatoria imposto dall’Amministrazione lo scorso giugno. I gestori avevano inoltrato la domanda per quei manufatti considerati non di nuova realizzazione, ma inerenti alla manutenzione straordinaria di opere risalenti nel tempo e quindi rientranti nel campo del condono. In realtà, per il tribunale, le attività edilizie non si sarebbero mai fermate, soprattutto quelle riguardanti la tettoia e la piattaforma di cemento.  «Pertanto – dice la sentenza – correttamente l’amministrazione ha ritenuto di dover respingere l’istanza di sanatoria e di considerare i manufatti alla stregua di nuove costruzioni».

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